Sarah, la zia Cosima rompe il silenzio:
farò rivelazioni clamorose

Lunedì 8 Novembre 2010
Sabrina e Sarah
9
ROMA (8 novembre) - Sabrina Misseri continua a negare di aver ucciso la cugina Sarah e il suo legale sarebbe pronto a confutare la tesi dell'accusa attraverso alcune testimonianze. Intanto le cinture di Michele Misseri sono all'esame dei Ris: secondo la sua ennesima versione, Sarah sarebbe stata strangolata dalla figlia Sabrina non con una corda. Ma con una cinta per pantaloni.



Rivelazioni clamorose: domani Cosima Serrano parlerà. Rivelazioni «clamorose» sarebbero state fatte da Michele Misseri alla moglie Cosima Serrano, oggi, nel primo drammatico faccia a faccia tra i due nel carcere di Taranto. La donna, dopo il colloquio, è andata dai difensori della figlia Sabrina, che le avrebbero consigliato di riferire i fatti agli investigatori. L'audizione avverrà domani mattina nella caserma del comando provinciale dei carabinieri, nello stesso momento in cui il tribunale del Riesame discuterà il ricorso presentato dai difensori di Sabrina per far annullare il provvedimento restrittivo a carico della giovane. È l'epilogo dell'ennesima giornata convulsa del giallo di Avetrana.



I due si sono parlati in dialetto, come hanno sempre fatto in tutti questi anni di matrimonio. Cosima - che aveva detto di non volerlo più vedere «neanche da morto» e che all'improvviso ha invece deciso di incontrarlo - ha sicuramente portato al marito della biancheria. «Mimina, finalmente mi hai portato qualche straccio pulito!», le ha detto l'uomo. Sul resto ci sono soltanto ipotesi. Sembra che Cosima non abbia chiesto al marito nè di ritrattare le accuse nè di salvare Sabrina, ma non è chiaro quali fatti clamorosi gli avrebbe rivelato l'uomo. Di sicuro dallo sguardo della donna e dal suo tono di voce non si poteva non capire che Cosima voleva dirgli che la sua famiglia ormai è distrutta e che la sua vita è diventata un inferno, anche perchè - come la donna ripete da tempo.



Tra le nuove testimonianze ci sarebbe quella di una donna, Anna, che era in casa Misseri per un trattamento di depilazione la mattina del 26 agosto, poche ore prima dell'omicidio. La donna ha detto agli inquirenti di aver visto la quindicenne particolarmente triste quella mattina e di averle chiesto il motivo del suo stato d'animo. La ragazzina però non le avrebbe risposto perchè Sabrina l'avrebbe fulminata con uno sguardo invitandola a tacere. Il riferimento allo stato d'animo di Sarah sarebbe legato alla lite che la ragazzina aveva avuto il giorno prima con Sabrina per Ivano.



Per l'avvocato Vito Russo, che difende Sabrina Misseri, il nuovo racconto del padre Michele non è credibile. «Considerando anche le chiamate e gli sms effettuate da Sabrina in quei momenti - argomenta alla vigilia dell'udienza davanti al Tribunale del Riesame - la stessa Sabrina avrebbe fatto tutto in sei minuti e 45 secondi. «Cioè - spiega l'avvocato - avrebbe costretto la cugina a entrare in garage, poi avrebbe avuto una discussione, uno scatto d'ira e l'avrebbe uccisa. Quindi sarebbe salita su in casa e avrebbe convinto il padre a scendere e a risolvere la situazione prima dell'arrivo di Mariangela. È impossibile». Inoltre per il legale il racconto di Mariangela Spagnoletti, uno dei testimoni-chiave, «non è attendibile. Non perché lo faccia apposta ma perché non ricorda bene». Sono cinque le testimonianze sulle quali la difesa di Sabrina Misseri punta per smontare le accuse di sequestro di persona e concorso omicidio



«Mio padre mi sta incastrando»: lo dice Sabrina nel carcere, lo ripete continuamente alle guardie che vigilano accanto alla sua cella. Sabrina non ha dormito la notte scorsa e ha chiesto più volte l'intervento degli operatori sanitari dell'infermeria per avere delle gocce di calmanti. La ragazza - a quanto si è saputo - è molto agitata e continua a piangere. Ha chiesto di poter fumare ed ha continuato a dire che è innocente.



Da questa mattina i Ris sono al lavoro sulle cinture sequestrate tre giorni fa nell'abitazione della famiglia Misseri per verificare se tra queste ci sia quella usata per strangolare Sarah Scazzi. Le cinture sono in tutto cinquanta, 49 sono state prelevate dall'abitazione e dal garage di Michele Misseri, un'altra dal bagagliaio della sua Fiat Marbella, sotto sequestro dal 7 ottobre. Misseri ha indicato proprio quest'ultima cintura - la citura che era nell'auto - come quella che la figlia Sabrina avrebbe usato per uccidere la cugina. Non si sa se i risultati degli esami sulle cinture debbano, e possano, essere pronti già per domani, quando si riunirà il tribunale del riesame di Taranto.
Ultimo aggiornamento: 10 Novembre, 02:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci