Regina Coeli, sit in di solidarietà per gli arrestati: «Tutti liberi, tutte libere»

Mercoledì 23 Ottobre 2013
Regina Coeli, sit in di solidarietà per gli arrestati: «Tutti liberi, tutte libere»

Tutti liberi, tutte libere. E' il coro con cui questa mattina un centinaio di manifestanti ha protestato davanti al carcere di Regina Coeli in solidarietà ai sei arrestati durante le manifestazioni di sabato scorso e ora sotto interrogatorio di garanzia all'interno del carcere romano. Siamo tutti no Tav si legge su uno striscione mostrato dai manifestanti che ballano al grido di «Liberi i nostri compagni». «Chi devasta e saccheggia le nostre vite è lo Stato», è lo striscione affisso dai manifestanti, circa un centinaio. Polizia e carabinieri presidiano la zona.

Al via gli interrogatori. Sono iniziati infatti nel carcere di Regina Coeli gli interrogatori di garanzia dei sei arrestati durante il corteo di sabato. Il gip Riccardo Amoroso dovrà pronunciarsi sulla richiesta del pm Luca Palamara di convalidare gli arresti e di emettere contestualmente un provvedimento cautelare in carcere nei confronti degli indagati. Resistenza pluriaggravata a pubblico ufficiale il reato contestato a Massimo Forina, 23 anni pugliese, Rafael Campagnolo, 30enne di Pesaro, Giovanni Sacco 24 anni di Caserta, Sara Vertuccio 24 anni di Sapri (Salerno), Annunziata Celeste, 22 anni di Napoli, Raffaele Durno 50 anni di Genova. Prosegue intanto il presidio fuori dal carcere con tamburi, fischi e canti.

Il papà di una delle arrestate. «Stava manifestando liberamente il suo dissenso. Sono convinto che non ha fatto nulla di illegale, altrimenti sarei io il primo a condannarla». Cosi Corrado Celeste padre, di Annunziata, 22enne ragazza che studia all'Orientale di Napoli, una delle persone arrestate durante la manifestazione di sabato. Il genitore si trova fuori al carcere di Regina Coeli dove è previsto l'interrogatorio della figlia, «nella speranza che sia scarcerata». «Mi hanno raccontato che è stata fermata mentre era inchinata ad aiutare un'altra ragazza - ha aggiunto il genitore - che era caduta a terra. Travolta a sua volta dalla calca, è stata poi fermata dalle forze dell'ordine. L'avvocato mi ha detto che è serena in carcere. Abbiamo fiducia nella giustizia. Ieri sono andato al carcere a portarle un cambio, avrei voluto darle un libro di Sciascia ma non mi è stato permesso».

Ultimo aggiornamento: 23:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA