GUERRA

Guerra, l'Ucraina lancia attacco aereo su Melitopol. Kiev: «L'esercito russo ha distrutto un'altra diga»

Gli aggiornamenti in tempo reale sul conflitto in corso nel cuore dell'Europa

Lunedì 12 Giugno 2023

Nuovi bombardamenti a Belgorod

Nuovi bombardamenti su Belgorod nelle ultime 24 ore, denuncia il governatore della regione russa, Vyacheslav Gladkov.

Gli ucraini hanno lanciato più di 30 munizioni diverse, anche esplosivi da droni. Colpiti i villaggi di Zhuravlyovka e quello di Ustinka. Nel distretto di Shebekino invece sono state colpite Novaya Tavolzhanka.

Nessuna vittima o danno materiale, in quello di Borisovo, è stata bombardata una fattoria e a Grayvoron, il territori vicino a Novostroyevka-Vtoraya. Questa mattina i bombardamenti sono ripresi contro Vyazovoye, nel distretto di Krasnaya Yaruga, e Dronovka in quello di Grayvoron.

Proseguono i combattimenti nel Donetsk e nel Lugansk

Venticinque battaglie hanno avuto luogo ieri vicino alla città di Bakhmut, nell'Ucraina orientale, e più a sud vicino ad Avdiivka e Marinka, tutte nella regione di Donetsk, ma anche vicino a Bilohorivka nella regione di Lugansk: lo ha reso noto lo Stato Maggiore dell'esercito di Kiev, come riporta Ukrinform. I russi hanno lanciato un attacco missilistico, 36 raid aerei e 38 attacchi con lanciarazzi multipli contro posizioni delle truppe ucraine e insediamenti, si legge nel rapporto.

L'aeronautica militare ucraina, da parte sua, ha lanciato sei attacchi contro aree in cui si trovavano soldati russi. Inoltre, unità missilistiche e di artiglieria hanno colpito due posti di comando nemici, due unità di artiglieria e una stazione radar.

Energoatom: "Stabile il livello dell'acqua nella vasca di raffreddamento di Zaporizhzhia"

Il livello dell’acqua nella vasca di raffreddamento della centrale nucleare di Zaporizhzhia e stabile. Lo assicura Energoatom, la societa che gestisce l’impianto ucraino. Nonostante la distruzione della diga idroelettrica di Kakhovka «da parte degli occupanti russi - fa sapere la societa - la situazione rimane stabile e sotto controllo».

Secondo le ultime informazioni disponibili, alle 20 di ieri sera il livello dell’acqua nel bacino idrico di Kakhovka era di 9,04 metri, mentre nell’impianto di raffreddamento di Zaporizhzhia era di 16,67 m, «sufficiente per soddisfare le esigenze della centrale».

L'offensiva ucraina su Bakhmut è avanzata di 700 metri

L'esercito ucraino è avanzato nella sua manovra a tenaglia a nord e a sud di Bakhmut, e nelle ultime ore le due direzioni dell'avanzata hanno guadagnato «250 e 700 metri», infliggendo «perdite» ai russi: lo afferma il portavoce del gruppo orientale delle forze armate ucraine, Serhiy Cherevaty, citato dall'emittente Rbc-Ucraina.

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Secondo Cherevaty, 66 militari russi sono stati uccisi, 83 feriti e 3 catturati, e sono stati distrutti diversi veicoli corazzati, un obice, due mortai e un complesso missilistico anticarro con munizioni. Non si menzionano eventuali perdite ucraine.

Duda e Scholz da Macron all'Eliseo

Il presidente francese Emmanuel Macron accoglie oggi il leader polacco Andrzej Duda e il cancelliere tedesco Olaf Scholz a Parigi per un nuovo incontro in formato Triangolo di Weimar, dopo quello dello scorso febbraio. L'incontro, hanno fatto sapere da Berlino, serve a parlare di ulteriore sostegno all' Ucraina e a preparare il vertice Nato di luglio.

 

Secondo l'Eliseo, Macron incontrerà prima Duda e, dopo l'arrivo di Scholz, ci saranno i colloqui a tre. I colloqui dovrebbero riguardare il sostegno militare alla controffensiva di Kiev e gli aiuti umanitari, in particolare dopo la catastrofe alla diga di Karkhovka, nella regione di Kherson. Si parlerà anche delle garanzie di sicurezza che potrebbero essere concesse all' Ucraina nel lungo periodo a tutela della sua sovranità e integrità territoriale.

Zelensky: "La Corte penale internazionale ha visitato le zone alluvionate"

«In questi giorni, rappresentanti della Corte penale internazionale (Tpi) hanno visitato la regione di Kherson. Proprio il giorno dopo il disastro, il Procuratore generale (ucraino) ha inviato una richiesta di indagine all'ufficio del Procuratore della Corte (dell'Aja), e il lavoro è cominciato»: lo ha reso noto, in un discorso tenuto la scorsa notte e riportato dal sito della presidenza, il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. «È molto importante che i rappresentanti del Tribunale internazionale abbiano visto le conseguenze dell'atto terroristico russo con i loro occhi», ha detto il presidente ucraino.

Bombe russe sull'Ucraina: 4 civili uccisi in 24 ore

Quattro civili sono stati uccisi e altri 18 sono rimasti feriti in seguito agli attacchi lanciati dalle forze russe in nove regioni ucraine nelle ultime 24 ore: lo hanno reso noto le autorità regionali, come riporta il Kyiv Independent. Gli attacchi sono stati segnalati nelle regioni di Donetsk, Sumy, Chernihiv, Kharkiv, Kherson, Zaporizhzhia, Mykolaiv, Dnipropetrovsk e Lugansk. In particolare, la parte meridionale della regione di Kherson è stata colpita ieri 26 con 132 colpi di artiglieria, mortai, sistemi missilistici a lancio multiplo Grad, aerei e droni, ha precisato l'amministrazione regionale. Tre vittime sono state segnalate nel Kherson e una nella regione di Donetsk.

A Bakhmut perdite significative per i russi

Le Forze Armate ucraine riferiscono di «perdite significative» per i russi «nell'ultima settimana» intorno alla città di Bakhmut, nel Donetsk. «Gli invasori russi hanno subito perdite significative nell'ultima settimana sull'asse Bakhmut», fa sapere via Facebook lo Stato Maggiore dell'Esercito di Kiev, aggiungendo che «ogni giorno più di 50 occupanti arrivano con ferite gravi in un ospedale militare nei pressi di Persianovka, nella regione russa di Rostov». «L'ospedale è strapieno ed è alto il tasso di mortalità tra i feriti gravi a causa della mancanza di personale medico», affermano i militari ucraini, sostenendo che la Russia abbia «cercato di migliorare la situazione tattica nell'asse Bakhmut» con «operazioni di offensiva, senza successo, in direzione di Ivanivske e Bila Hora». Secondo il resoconto, ieri l'Aeronautica ucraina ha bombardato obiettivi «concentrazione di truppe nemiche», due posti di comando, due unità di artiglieria e una stazione radar. Nelle ultime 24 ore, afferma inoltre il bollettino odierno diffuso dalle forze di Kiev, sono stati «eliminati» 540 combattenti russi, che portano il totale a «circa 216.180» dall'inizio dell'invasione russa dell' Ucraina, il 24 febbraio dello scorso anno.

 

Dall'inizio del conflitto, secondo Kiev, sono stati distrutti 3.931 tank, 3.746 sistemi di artiglieria, 362 sistemi di difesa antiaerea, 314 jet, 299 elicotteri, 3.307 droni, 1.183 missili da crociera e 18 unità navali delle forze russe. Da quando lo scorso settembre il ministro russo della Difesa Sergei Shoigu confermò un bilancio di 5.937 militari morti nel conflitto, Mosca non ha mai più aggiornato il bollettino dei caduti.

La Corte penale internazionale apre un'indagine sulla diga di Kakhovka

La Corte penale internazionale (Cpi) ha aperto un'indagine sull'attacco contro la diga di Nova Kakhovka nella provincia di Kherson, nel sud dell'Ucraina. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso notturno. «I rappresentanti della Corte penale internazionale hanno visitato la regione di Kherson nei giorni scorsi», ha detto il presidente ucraino. «Il primo giorno dopo il disastro, l'ufficio del procuratore generale (di Kiev, ndr) ha inviato una richiesta alla Corte penale internazionale riguardante un'indagine su questo disastro e il lavoro è già iniziato», ha affermato Zelensky, aggiungendo che sono circa quattromila le persone che sono state evacuate.

 

La Cina ha aumentato di 60 testate l'arsenale nucleare

La Cina ha aumentato il suo arsenale nucleare di 60 testate fino a 410 nei 12 mesi fino a gennaio 2023: sono le stime del think tank Sipri, basato a Stoccolma e specializzato sulla sicurezza, secondo cui l'aumento è stato maggiore di qualsiasi altro degli altri nove stati dotati di armi nucleari, mentre agli attuali ritmi Pechino potrebbe avere tanti missili balistici intercontinentali quanti gli Stati Uniti o la Russia entro la fine del decennio. Il numero di testate accumulate dalle cinque potenze nucleari riconosciute di Stati Uniti, Russia, Cina, Francia e Gran Bretagna, alle quali si aggiungono India, Pakistan, Corea del Nord e Israele è aumentato di 86 unità in 12 mesi, a quota 9.576, periodo in cui gli arsenali sono stati modernizzati. Nel rapporto annuale, lo Stockholm International Peace Research Institute (Sipri) ha stimato che gli inventari nucleari complessivi dei nove paesi siano scesi a 12.512 da 12.710. La significativa espansione dell'arsenale nucleare cinese è stata «sempre più difficile da definire» con «l'obiettivo dichiarato del Paese di avere solo le forze nucleari minime necessarie per mantenere la sua sicurezza nazionale», ha affermato nel rapporto Hans Kristensen, ricercatore senior del think tank. Si prevede che l'arsenale cinese continuerà a crescere al punto che Pechino «potrebbe potenzialmente avere almeno tanti missili balistici intercontinentali quanti sono quelli di Stati Uniti o Russia entro la fine del decennio».

Pechino mantiene la politica del «non primo uso» del nucleare (solo in risposta ad attacchi atomici ai suoi danni), ma gli esperti di difesa hanno avvertito che potrebbe abbandonare la politica una volta modernizzato il proprio esercito. Delle scorte di 9.576 testate, gli Stati Uniti ne detengono 3.708, invariate sui 12 mesi precedenti, e la Russia sale a quota 4.489 da 4.477. Le scorte delle due maggiori potenze nucleari mondiali sono circa l'86% del totale. Quanto alla Corea del Nord, l'arsenale atomico sarebbe cresciuto da 25 a 30 testate, avendo però materiale fissile sufficiente per altre 50-70 ulteriori testate. Il direttore del Sipri Dan Smith ha affermato che «c'è un urgente bisogno di ripristinare la diplomazia nucleare e rafforzare i controlli internazionali sulle armi atomiche».

Agenzia internazionale energia atomica preoccupata per le inondazioni

Il direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) Rafael Mariano Grossi ha chiesto di poter accedere alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande dell'Europa nel sud dell' Ucraina, per verificare i livelli dell'acqua dopo l'attacco contro la diga di Nova Kakhovka. La diga era utilizzata per raffreddare i reattori della centrale di Zaporizhzhia ed è stata segnalata «una discrepanza significativa» nei dati sui livelli dell'acqua di Kakhovka.

 

Quando il livello dell'acqua è inferiore a 12,7 metri, le pompe non possono prelevare l'acqua dal serbatoio e trasportarla all'impianto. «È possibile che questa discrepanza nei livelli misurati sia causata da un corpo idrico isolato separato dal corpo più grande del serbatoio - ha affermato Grossi -. Ma lo sapremo solo quando avremo accesso alla centrale termica».

Intelligence Gb: "Shoigu esalta la Mosca e sminuisce Kiev"

Il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu «esagera decisamente» le perdite delle forze ucraine, «quasi certamente». Lo si legge in un rapporto dell'intelligence britannica, secondo il quale Shoigu ha sopravvalutato i successi difensivi per migliorare la sua immagine pubblica di fronte a «critiche sempre più smascherate da parte di alcuni colleghi russi». Il ministero della Difesa britannico ritiene che Shoigu voglia far vedere di avere «il controllo delle questioni strategiche» mentre l'Ucraina aumenta i suoi attacchi.

Esplosioni nella regione di Zaporizhzhia

Esplosioni sono state udite questa mattina in alcuni villaggi vicino a Berdyansk, nella regione di Zaporizhzhia occupata dai russi: lo riporta Rbc-Ucraina, che cita il canale Telegram 'Berdyansk Now'.

Kiev, quasi 400 bambini dispersi dall'inizio della guerra

Sono 392 i bambini dispersi in Ucraina dall'inizio dell'invasione russa: lo ha reso noto su Facebook l'Ufficio del difensore civico ucraino, come riporta Ukrinform. «Secondo i dati del portale statale Bambini della Guerra, al 12 giugno 2023, 392 bambini sono ritenuti dispersi in Ucraina, mentre 13.529 bambini sono stati ritrovati», si legge nel rapporto.

Liberato quarto villaggio nel Donetsk

L'esercito ucraino ha liberato un altro villaggio nella regione di Donetsk, nell'Ucraina orientale: lo ha annunciato su Telegram la viceministra della Difesa, Hanna Malyar. Si tratta del villaggio di Storozhevoe, il quarto riconquistato dopo quelli di Blagodatnoye, Neskuchne e Makarovka. «La bandiera nazionale sventola di nuovo su Storozhevoe, e questo sarà il caso di ogni insediamento fino a quando non libereremo l'intera terra ucraina», ha scritto oggi Malyar.

Allarme Aiea sulla centrale di Zaporizhzhia

L'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) ha chiesto un accesso più ampio intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia per verificare una «discrepanza significativa» nei dati sul livello dell'acqua presso la diga di Kakhovka utilizzata per raffreddare i reattori dell'impianto: lo afferma il direttore generale dell'Aiea, Rafael Grossi, in un comunicato pubblicato sul sito dell'agenzia. Gli esperti dell'Aiea «hanno bisogno di accedere a un sito vicino» alla centrale di Zaporizhzhia «per chiarire il motivo di una discrepanza significativa tra le diverse misurazioni del livello del bacino idrico che fornisce l'acqua per raffreddare i sei reattori e il deposito di combustibile esaurito della struttura», scrive Grossi nella nota.

Kiev libera tre villaggi nel Donetsk

Le forze armate di Kiev hanno liberato tre villaggi nella regione di Donetsk, nell'Ucraina orientale. Si tratta dei villaggi di Blahodatne, Neskuchne e Makarivka che si trovano lungo il fiume Mokri Yaly. Lo rende noto il portavoce militare Valeriy Shershen.

Kiev: russi saccheggiano villaggi allagati a Kherson

Nei territori occupati nella regione di Kherson l'esercito russo sta saccheggiando i villaggi allagati a seguito della distruzione della diga di Kakhovskaya. La denuncia - come riporta l'agenzia Unian - arriva dal Centro di resistenza nazionale. «Ora l'acqua alta sta iniziando a ritirarsi - si legge sul sito - e la gente del posto vuole tornare a casa. Tuttavia i russi hanno chiuso l'ingresso a questi villaggi e stanno saccheggiando le case». Secondo il Centro di resistenza nazionale, nel villaggio di Velyka Kardashinka nel distretto di Skadovsky, «i russi stanno saccheggiando anche le case dove sono rimaste le persone» mentre a Golya Prystan hanno bloccato le persone in una scuola locale, sequestrando i passaparti e impedendo loro di tornare a casa.

Kim scrive a Putin: «Pieno sostegno e solidarietà»

Il leader nordcoreano Kim Jong-un ha espresso «pieno sostegno e solidarietà» e la volontà di costruire legami strategici più stretti con la Russia nel suo messaggio di congratulazioni inviato al presidente Vladimir Putin in occasione del Russia Day. Kim ha affermato che le relazioni amichevoli tra il Nord e la Russia sono una «preziosa risorsa strategica» e il suo Paese si adopererà per sviluppare con ogni sforzo tali legami di cooperazione, ha riferito l'agenzia statale Kcna.

Il Russia Day è la giornata dedicata all'adozione della Dichiarazione di sovranità statale della Repubblica socialista federativa sovietica russa (Rsfsr) del 12 giugno 1990, la cui approvazione da parte del Primo Congresso dei deputati del popolo segnò l'inizio della riforma costituzionale dello stato sovietico russo. Il leader del Nord ha affermato «la sua volontà di impegnarsi per una più stretta cooperazione strategica tra la Corea del Nord e la Russia», ha continuato la Kcna nel suo dispaccio. Kim ha affermato che la lotta del popolo russo per contrastare la mossa delle «forze ostili per privare Mosca della sua sovranità e sicurezza» è entrata in una «nuova fase decisiva» e il popolo nordcoreano sta estendendo il suo «pieno sostegno e solidarietà» alla Russia. Il messaggio di Kim ha ribadito il supporto del Nord alla Russia nella sua guerra all'Ucraina: Pyongyang ha descritto il conflitto come uno «per procura» degli Usa finalizzato a distruggere Mosca e, a tal proposito, ha condannato gli aiuti militari occidentali a Kiev. Infine, il Nord ha rafforzato i suoi stretti legami con la Russia nonostante la condanna internazionale per l'aggressione ai danni dell'Ucraina, tra le accuse secondo cui Pyongyang avrebbe anche fornito armi a Mosca.

Kiev lancia attacco aereo su Melitopol

Le forze armate ucraine hanno bombardato la città di Melitopol, nella regione di Zaporizhzhia. Lo riferisce la Tass citando Vladimir Rogov, presidente del movimento 'We are together with russià: «Forte esplosione a Melitopol. Alle 00:02 si è sentito uno scoppio in città», ha scritto sul suo canale Telegram. Secondo le informazioni preliminari, è stata attivata la difesa aerea, ha aggiunto. Rogov ha anche riferito che le truppe ucraine hanno lanciato razzi sulla città di Tokmak.

Guerra ucraina, diretta oggi lunedì 12 giugno. È partita la controffensiva ucrainaSu almeno tre piccoli villaggi del Donetsk è tornata a sventolare la bandiera giallo-blu dell'Ucraina. L'insediamento di Blagodatnoye, di cui si è appreso in mattinata, poi quelli di Neskuchne e Makarovka, tutti difficili persino da trovare su Google per calcolare la profondità nelle linee russe: nel 474mo giorno di guerra diventano così i primi risultati simbolici ma anche tangibili, gli unici di cui Kiev parla, della controffensiva che già da quattro giorni è sotto i riflettori del mondo intero. E che i russi non «riusciranno a fermare», hanno ribadito le forze ucraine dopo la notizia che il nemico ha fatto saltare un'altra diga sul fiume Mokry Yaly, nella regione di Zaporizhzhia, causando inondazioni su entrambe le sponde.

Un'altra operazione che però «non influisce sulle operazioni offensive in direzione di Tavriyske, nell'oblast di Kherson», hanno precisato da Kiev.

Nel Donbass e, più a sud, nella regione di Zaporizhzia, si combatte duramente e il terreno viene guadagnato lentamente e a costi molto alti, a detta degli osservatori, ma si spinge in almeno quattro direttrici, compresa una manovra a tenaglia che cerca di stringere, metro dopo metro, la città martire di Bakhmut, che i russi rivendicavano di aver conquistato in maggio dopo un anno di combattimenti costati la vita a 66.000 soldati e mercenari Wagner: un soldato ucciso o ferito per ogni 48 centimetri di avanzata, secondo un calcolo del ministero della Difesa britannico. Mosca dal canto suo rivendica di aver distrutto sei barche-drone che la scorsa notte avrebbero cercato di attaccare una delle navi da guerra russe nel Mar Nero, la 'Priazovyè, che con altre unità stava «monitorando la situazione sulle rotte degli oleodotti TurkStream e Blue Stream» a 300 chilometri da Sebastopoli e rende noto che due droni sono caduti nella regione di Kaluga, a sud di Mosca, sempre di notte. Per contrastare la propaganda di Kiev, il ministro alla Difesa, Serghei Shoigu ha consegnato medaglie a soldati russi per aver «distrutto i carri armati forniti dall'Occidente», in particolare i panzer Leopard e i corazzati Usa Bradley.

 

Ma al ministero della Difesa di Mosca l'aria è pesante, con i rapporti che si fanno sempre più tesi con la Wagner: il leader dei mercenari Prigozhin è tornato ad attaccare Shoigu - 'è un incapacè - ribadendo che i suoi miliziani non firmeranno alcun contratto che li leghi direttamente all'esercito regolare russo. Gli esperti dell'americano Institute for the Study of War (Isw) ritengono intanto che «le forze ucraine stiano al momento tentando un'operazione tattica estremamente difficile: un attacco frontale contro posizioni pesantemente fortificate preparate da tempo dai russi», e «senza copertura aerea». Ma questi attacchi «non dovrebbero essere usati come metro per valutare le future operazioni militari», in quanto, sebbene subisca pesanti perdite, «l'esercito ucraino non ha ancora ingaggiato il grosso delle sue forze per la controffensiva e le difese russe non sono uniformi lungo tutto il fronte». Secondo la viceministra alla Difesa ucraina, Hanna Malyar, i russi stanno spostando il grosso delle loro forze dalla regione alluvionata di Kherson verso i fronti caldi di Zaporizhzhia e Bakhmut, e questo proverebbe che la distruzione della diga di Kakhovka è stata intenzionale e aveva lo scopo di coprire la loro ritirata, rendere cioè difficile un attacco ucraino nella regione rimasta sguarnita. Nel Kherson l'acqua putrida delle inondazioni continua comunque a ritirarsi e la superficie allagata si è ridotta a circa 77 chilometri quadrati (era arrivata a 600 dopo la rottura della diga). Ma non diminuisce la violenza della guerra: in un bombardamento russo che ha centrato dei barchini usati dai soccorritori per evacuare i civili, tre persone sono rimaste uccise e 13 ferite. Infine, in un nuovo scambio di prigionieri fra Kiev e Mosca, sono tornati a casa 95 militari ucraini, alcuni dei quali catturati nelle prime fasi della guerra. Fra loro - fa sapere la presidenza a Kiev - ci sono anche diversi combattenti dell'acciaieria Azovstal di Mariupol e dell'isola dei Serpenti.

Ultimo aggiornamento: 13 Giugno, 09:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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