L'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori si applica anche alla pubblica amministrazione, nella sua forma modificata dalla riforma del 2015 che porta il nome dell'allora ministro Elsa Fornero. Lo dice una sentenza della Corte di Cassazione, riaprendo di fatto il dibattito sulla validità per i dipendenti pubblici delle norme del Jobs Act che hanno cambiato ancora l'articolo 18 ed introdotto il contratto a tutele crescenti.
Paradossalmente, la sentenza dà torto al datore di lavoro, confermando l'illegittimità del licenziamento stabilita prima dal tribunale di Trapani e poi dalla Corte d'Appello di Palermo. Ma nel farlo, argomenta che è «innegabile» l'applicazione dell'articolo 18 così come modificato al caso in questione; salvo poi dichiarare che il particolare motivo per cui il licenziamento è nullo impone il reintegro invece del risarcimento, ovvero della sanzione di cui la riforma Fornero puntava ad allargare l'utilizzo...
© RIPRODUZIONE RISERVATA Paradossalmente, la sentenza dà torto al datore di lavoro, confermando l'illegittimità del licenziamento stabilita prima dal tribunale di Trapani e poi dalla Corte d'Appello di Palermo. Ma nel farlo, argomenta che è «innegabile» l'applicazione dell'articolo 18 così come modificato al caso in questione; salvo poi dichiarare che il particolare motivo per cui il licenziamento è nullo impone il reintegro invece del risarcimento, ovvero della sanzione di cui la riforma Fornero puntava ad allargare l'utilizzo...