Sciopero venerdì 17: ecco cosa si ferma, dal trasporto pubblico (per 4 ore) a taxi, autostrade e sanità

I treni si fermeranno con le stesse modalità del Tpl

Giovedì 16 Novembre 2023
Sciopero venerdì 17: ecco chi si ferma. Cosa sapere su stop ai servizi e fasce di garanzia

Lo sciopero di domani, venerdì 17 novembre, ha viso da poco l'annuncio da parte di Cgil e Uil sulla riduzione dell'orario di stop ai trasporti: si passa quindi da 8 a 4 ore di sospensione dei servizi di trasporti, tranne a Milano, Napoli e Bologna. Ma non sono solo trasporti pubblici e treni ad essere toccati dalla mobilitazione di domani: incroceranno le braccia anche tassisti, autisti Ncc, dipendenti del pubblico impiego, scuola, ricerca, università, uffici pubblici, lavanderie industriali e nettezza urbana.

Salvi invece i voli, esentati dallo sciopero.

Sciopero 17 novembre, Bombardieri (Uil): «Non metteremo a rischio i lavoratori»

Di seguito le informazioni utili sul blocco dei servizi per i vari comparti, con relative fasce di garanzia e ultimi annunci. 

Sciopero 17 novembre, trasporti pubblici e treni

Per i trasporti lo sciopero di venerdì viene ridotto da 8 a 4 ore, dalle 9 alle 13, in conseguenza alla precettazione. Lo ha annunciato segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, in conferenza stampa con il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri. «C'è una ragione in più per confermare le mobilitazioni e gli scioperi. Contemporaneamente siccome siamo persone responsabili e facciamo i conti» con la precettazione, «ne prendiamo atto e lo sciopero nel settore dei trasporti sarà dalle 9 alle 13». Le fasce di garanzia, quindi, saranno più che garantite: salve infatti tutte le corse al di fuori dello slot 9-13. 

Eccezioni in alcune regioni: In Piemonte e Lombardia, Trenord non aderirà allo sciopero, così anche Atm a Milano: La ragione risiede nel fatto che non c’è stato un intervallo sufficiente rispetto all’ultimo sciopero indetto da sigle autonome. Stessa cosa anche a Bologna e Napoli, dove i trasporti dovrebbero quindi lavorare a pieno regime.

Per quanto riguarda il trasporto su binari, ad eccezione di Trenord, i treni si fermeranno con le stesse modalità del Tpl (Trasporto pubblico locale). La mobilitazione coinvolgerà sia Italo che Trenitalia: quest'ultima fa sapere tramite il proprio sito che «lo sciopero può comportare modifiche al servizio, anche prima dell’inizio e dopo la sua conclusione ». Rimangono le fasce protette: nel trasporto regionale si assicurano i servizi negli orari di maggiore frequentazione, cioè dalle 6 alle 9 e dalle ore 18 alle ore 21.

Taxi e autostrade

Anche i taxi aderiranno allo sciopero, astenendosi dal lavoro in maniera totale o parziale dalle 00.01 alle 24, con prevedibili disagi nelle grandi città soprattutto per chi viaggia per lavoro. Attenzione anche per chi dovrà prendere un traghetto o una nave: le partenze saranno infatti ritardate di 24 ore, pur assicurando le linee e servizi essenziali.

Anche il personale addetto al trasporto merci e alla logistica protesterà, assicurando però quei beni e prodotti essenziali il cui arrivo nei porti sarà garantito. Per quanto riguarda la viabilità autostradale, anche in questo caso saranno comunque garantiti i servizi minimi per circolare in sicurezza.

Scuola, sanità e uffici pubblici

Nessun cambiamento per le modalità di sciopero di scuola, ospedali e pubblico impiego. Per quanto riguarda il settore dell'istruzione, le motivazioni dello sciopero riguardano il salario e i contratti. Si chiede infatti lo stanziamento in Legge di bilancio 2024 di risorse adeguate per il rinnovo dei contratti per tutto il personale, stabile e precario, per rispondere alla perdita del potere di acquisto, a fronte di un’inflazione cumulata pari al 18% in tre anni. Cancellazione del precariato in tutti i settori del comparto istruzione e ricerca è un'altra delle motivaziono più sentite.

Secondo le previsioni, sarà consistente il numero di scuole, di ogni ordine e grado, che aderiranno alla protesta. Le famiglie toccate da un'eventuale chiusura dovranno quindi informarsi direttamente nel plesso di interesse. Nel settore sanitario, il sindacato infermieristico Nursind ha proclamato uno sciopero di 24 ore del personale, garantendo iò mantenimento dei servizi essenziali, di soccorso e emergenza.

Braccia incrociate per 8 ore anche per tutti gli altri dipendendi pubblici, quali quelli impiegati nei servizi postali e dell’igiene ambientale /nettezza urbana). A rischio quindi non sono l’apertura delle scuole e la disponibilità di visite mediche, ma anche il funzionamento delle poste e la pulizia delle strade. Stop più breve per i Vigili del fuoco, che si fermeranno solo per 4 ore.

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