Bollo auto e superbollo, chi non dovrà pagarli nel 2024? Ecco i requisiti e le possibili novità

I casi di esenzione per non pagare il bollo auto potrebbero rimanere sostanzialmente uguali il prossimo anno, ma il governo lavora per abolire il superbollo: nel 2024, così, ci potrebbero essere delle novità

Venerdì 20 Ottobre 2023 di Giacomo Andreoli
Bollo auto e superbollo, chi non dovrà pagarli nel 2024? Ecco i requisiti e le possibili novità

Il bollo auto è una delle tasse meno amate dagli italiani. Esistono diverse ragioni di esenzione dal pagamento, che valgono per alcune categorie di persone e veicoli. Il prossimo anno potrebbero restare sostanzialmente uguali, ma con la riforma fiscale il governo lavora per abolire il superbollo. In questo modo alcuni potrebbero pagare meno, forse già il prossimo anno. Bisogna ricordare, poi, che ci sono sconti che variano da Regione a Regione.

Vediamo quindi nel dettaglio cos'è il bollo auto, chi continuerà a non pagarlo e per chi potrà valere lo stop al superbollo.

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Cos'è il bollo auto e quando scade

La tassa automobilistica è gestita dalle Regioni e dalle Province Autonome di Bolzano e Trento. Fanno eccezione le Regioni Friuli Venezia Giulia e Sardegna  per le quali la tassa è gestita dall’Agenzia delle Entrate.  

È tenuto a pagare la tassa automobilistica chi, alla scadenza utile per il pagamento, nel pubblico registro automobilistico (PRA) risulta:

  • proprietario del veicolo;
  • utilizzatore, usufruttuario o acquirente con patto di riservato dominio, in caso di veicolo con contratto di leasing, usufrutto o acquisto con patto di riservato dominio;
  • utilizzatore di un veicolo con contratto di noleggio a lungo termine senza conducente.

Non esiste una scadenza univoca per il pagamento della tassa automobilistica: la data dipende dal mese di immatricolazione. Il bollo auto per un’auto nuova va pagata entro l’ultimo giorno del mese di immatricolazione. Se il veicolo è stato immatricolato negli ultimi giorni del mese, la scadenza slitta alla fine del mese seguente. La scadenza annuale segue quindi quella iniziale (ad esempio se la prima volta è stato pagato ad apriile, sarà così anche per gli anni successivi). 

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Quanto costa e dove si paga

Il bollo auto si può pagare alle Poste, tramite l’apposito bollettino, con una commissione di 1,50 euro; presso i rivenditori di tabacchi convenzionati, con una commissione di 1,87 euro; presso le delegazioni Aci; le agenzie di pratiche auto abilitate. Si può pagare anche online sul sito dell'Aci, a costo zero per i soci Aci e a 1,87 euro di commissione per gli altri; con l'home banking delle banche convenzionate; su Poste online. Il bollo auto si può pagare anche presso gli sportelli bancomat.

Il sito dell'Aci, inserendo targa e regione, indica la cifra da pagare. Se ci si vuole cimentare da soli per il calcolo è fondamentale partire dai kilowatt della vettura (indicati nel libretto di circolazione sotto la voce P.2) e la classe ambientale:

- I veicoli Euro 0 fino a 100 kW pagano 3 euro a kilowatt e 4,50 euro per ogni kilowatt oltre i 100;
- I veicoli Euro 1 fino a 100 kW pagano 2,9 euro a kilowatt e 4,35 euro per ogni kilowatt oltre i 100;
- I veicoli Euro 2 fino a 100 kW pagano 2,8 euro a kilowatt e 4,20 euro per ogni kilowatt oltre i 100;
- I veicoli Euro 3 fino a 100 kW pagano 2,7 euro a kilowatt e 4,05 euro per ogni kilowatt oltre i 100;
- I veicoli Euro 4, Euro 5 e Euro 6 fino a 100 kW pagano 2,58 euro a kilowatt e 3,87 euro per ogni kilowatt oltre i 100.

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Chi viene esentato dai pagamenti nel 2024

Sono esenti anche nel 2024 dal bollo auto le automobili di proprietà di persone disabili che rientrano nei requisiti previsti dalla legge 104; i veicoli intestati a organizzazioni che non hanno scopo di lucro; le auto storiche ultratrentennali e le minicar.

È prevista l’esenzione dal pagamento del bollo auto anche per i veicoli elettrici per i primi 5 anni dall’immatricolazione. Termine che in Campania si estende a 7 anni. Sono inoltre esenti le vetture consegnate ai concessionari per la rivendita.

In alcune regioni (Abruzzo; Campania; Friuli Venezia Giulia; Lazio; Liguria; Sardegna; Sicilia; Umbria; Valle d’Aosta) sono esenti anche i veicoli con alimentazione esclusiva a GPL o gas Metano o ibrida. In Puglia è prevista l’esenzione anche per i veicoli interessati da furto o demolizione. E così in Toscana, dove non sono tenuti a pagare il bollo anche i possessori di veicoli destinati al soccorso sanitario, veicoli delle organizzazioni di volontariato e delle organizzazioni non governative.

L’esenzione per le onlus vale anche nella Provincia Autonoma di Trento e in Basilicata, Emilia Romagna e Lombardia. Infine per le auto storiche ultraventennali è prevista una riduzione del 50%.

Vista la recente alluvione, i residenti nelle province di Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini hanno pututo pagare le tasse automobilistiche in scadenza ad aprile e a maggio entro il 30 settembre 2023 senza aggravio di costi. I pagamenti sono stati effettuati senza l’applicazione di sanzioni e interessi se corrisposti entro il 2 ottobre 2023.

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La domiciliazione bancaria

Per chi non gode di esenzione ed è costretto a saldare la tassa automobilistica, si può risparmiare con la domiciliazione bancaria. Alcune Regioni consentono una percentuale di sconto variabile a coloro che decidono di optare per questo metodo di pagamento. La Lombardia ad esempio permette di risparmiare il 15% del prezzo previsto. Per altre Regioni, come la Campania, lo sconto per la domiciliazione scende al 10%.

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La possibile eliminazione del superbollo

I veicoli con una potenza superiore ai 185 kW sono soggetti al pagamento di una tassa aggiuntiva, il cosiddetto superbollo.

- per i primi 5 anni dall’anno successivo a quello di costruzione si pagano 20 euro per ogni kW oltre la soglia;
- tra i 5 e i 9 anni dall’anno successivo a quello di costruzione 12 euro per ogni Kw oltre la soglia;
- tra i 10 e i 14 anni dall’anno successivo a quello di costruzione 6 euro per ogni Kw oltre la soglia;
- tra i 15 e i 19 anni dall’anno successivo a quello di costruzione 3 euro per ogni Kw oltre la soglia;
- dopo i 20 anni non è più necessario pagare il superbollo.

Per fare un esempio, quindi, un’Audi SQ7 con una potenza di 373 kW, paga 3.760 euro in più rispetto al bollo ordinario. 

L’imposta aggiuntiva, che frutta all’erario circa 100 milioni, era stata introdotta nell’ottica di raccogliere un maggior gettito fiscale da parte dei proprietari di vetture sportive e di lusso, un segmento di mercato che non sembra conoscere crisi e ha registrato utili anche durante la fase più dura della pandemia. A idearla era stato il governo guidato da Mario Monti. Erano i tempi dell’austerity, quando lo spread tra i Btp e i bund tedeschi aveva raggiunto vette inimmaginabili e i decreti portavano il nome di “salva-Italia”.

La maggioranza punta all’eliminazione del superbollo, all’interno di una possibile sforbiciata ai micro tributi. Secondo la legislazione vigente il superbollo, che frutta 110 milioni, non sarà piu’ dovuto dal 1° gennaio 2037. Ma il governo è pronto ad anticipare i tempi. Per la sua cancellazione, però, potrebbe volerci un po', visto che la delega fiscale dovrebbe entrare nel vivo con i decreti attuativi di peso nel 2024.

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Ultimo aggiornamento: 22 Ottobre, 09:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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