Polizia e militari: dagli scatti agli arretrati, ecco le nuove buste paga

Sabato 27 Gennaio 2018 di Luca Cifoni
Polizia e militari: dagli scatti agli arretrati, ecco le nuove buste paga

Gli aumenti contrattuali veri e propri ma anche i fondi per la specificità di poliziotti e militari, 150 milioni che sono stati di fatto inseriti nella contrattazione, visto che il decreto (Dpcm) che dovrà concretamente assegnarli sarà emanato insieme all'altro provvedimento, il Dpr con il quale saranno messi nero su bianco i nuovi livelli retributivi. Su questi numeri si è giocata la partita tra governo e sindacati chiusa nella notte tra giovedì e venerdì. Una partita che dura da poche settimane anche se in realtà, come per il resto della pubblica amministrazione, le premesse erano state poste molto prima, con la sentenza della Corte costituzionale che a metà 2015 aveva dichiarato illegittimo il prolungato blocco dei rinnovi contrattuali. Da allora a partire dalla manovra di bilancio per l'anno 2016 il governo ha iniziato con molta gradualità a mettere da parte le risorse necessarie per i rinnovi: un percorso che si è concluso con la legge entrata in vigore lo scorso primo gennaio. Ecco perché gli aumenti si vedranno con gli stipendi 2018 (da marzo nel caso di corpi di Polizia e Forze armate) ma quest'anno dovranno essere riconosciuti anche gli arretrati del 2016 e del 2017, anni per i quali gli importi spettanti sono minori di quelli a regime data appunto la gradualità dell'impegno finanziario.

Gli importi medi di questi arretrati valgono mediamente 516 euro per quanto riguarda le Forze armate e 556 per i corpi di Polizia. Per una quota corrispondente a circa il 50 per cento verranno inseriti nello stipendio e per la restante parte invece con una tantum. Naturalmente le voci arretrate vengono poi riassorbite nello stipendio a regime da quest'anno.

I VALORI
Nello schema di provvedimento accanto agli incrementi mensili lordi per i vari gradi sono indicati i nuovi valori degli stipendi annuali, sempre lordi, espressi in 12 mensilità: ad esempio 18.739,76 euro per il livello più basso che corrisponde all'agente di polizia, al carabiniere o finanziere e al primo caporal maggiore sarà pari a 18.739,76 euro; ma naturalmente verrà proporzionalmente rivalutata anche la tredicesima mensilità. Invece nella fascia alta il grado di capitano nelle Forze armate, compresi carabinieri e finanzieri, corrisponde alla qualifica di commissario capo nella Polizia: in questo caso il nuovo stipendio lordo annuale arriverà a 26.796,53 euro, sempre calcolati su 12 mensilità ed esclusa quindi quella aggiuntiva.

Nel testo sono poi elencate le altre voci sui quali si trasferiscono gli aumenti: l'indennità pensionabile (o importo aggiuntivo pensionabile), gli straordinari e laddove sono previsti il compenso forfettario di guardia e quello di impiego. All'aumento contrattuale, come detto, si aggiungeranno poi le somme della specificità: in questo senso, come precisato da Marianna Madia, gli aumenti andranno completamente a regime a partire dal 2020.
 

Ultimo aggiornamento: 29 Gennaio, 14:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA