Il Brasile colorato e sognante
di Caetano Veloso e Gilberto Gil

Lunedì 20 Luglio 2015 di Gianpaolo Bonzio
Il Brasile colorato e sognante di Caetano Veloso e Gilberto Gil
UDINE- Se la musica brasiliana si e' imposta anche, e soprattutto, come messaggio universale di liberta' lo si deve al lavoro fatto da Caetano Veloso e Gilberto Gil in questo mezzo secolo. I due artisti baiani non hanno mai smesso di pensare ad un mondo migliore, anche negli anni bui della dittatura militare, ed ora lo straordinario successo che stanno ottenendo in Europa va ben oltre il loro invidiabile carisma. Nel concerto di domenica sera a Villa Manin di Passariano il set completamente acustico, con i due brasiliani accompangati dalle lore chitarre, ha messo ancora piu' in luce la bellezza senza fine delle loro composizioni. E' un Brasile dolce, semplice ed elegante quello raccontato da Veloso e Gil davanti anche a tantissimi loro connazionali incantati. Ma l'incanto passa soprattutto attraverso temi sussurrati come la strepitosa "Terra" o il classico "Coracao vagabundo" con le chitarre che lasciano tracce sospese. Non c'e' bisogno di particolari arricchimenti in presenza di brani cosi' efficaci e di voci cariche di forza e di speranza. Il concerto davanti ad un pubblico numeroso e entusiasta, passa in rassegna questi 50 anni di carriera dei due protagonisti con il sentito omaggio al nostro paese "Come prima, piu' di prima" e la trascinante "Toda menina baiana". Da una parte l'eredita' africana di Gil, dall'altra il tratto intimista di Veloso. E alla fine il pubblico canta e balla seguendo le indicazioni dei due artisti in un'atmosfera quasi sognante che esalta ancora di piu', se mai ce ne fosse bisogno, il linguaggio intramontabile e denso di colori del Tropicalismo.
Ultimo aggiornamento: 17:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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