I Modà arrivano all'Arena di Verona
«Cresciamo ad ogni nuovo disco»

Martedì 8 Ottobre 2013 di Andrea Maccarone
I Modà arrivano all'Arena di Verona «Cresciamo ad ogni nuovo disco»
Il rock romantico dei Mod arriva a Verona. La band milanese domani sera stasera all'Arena con Gioia tour 2013. Reduci dal successo ottenuto durante l'ultima partecipazione al Festival di Sanremo si preparano al bagno di folla degli spettacoli live. Ben cinque album in cassaforte. Una nomination agli Mtv Award nella categoria «Best band». Collaborazioni con i migliori artisti italiani e il cinema nostrano che pesca tra i loro brani per le colonne sonore. Diego Arrigoni non vuol sentir parlare di disco della maturità. «Siamo un gruppo in attività, semmai parlerei di crescita».



Qual stato lo spartiacque tra una fase di assetto iniziale e la svolta verso quella che lei chiama crescita?



«Di sicuro “Viva i romantici” ( 2011, ndr). Gli album precedenti hanno segnato continui cambiamenti, ma quello è stato il punto di svolta. Abbiamo creato un suono riconoscibile e abbiamo sviluppato proprio quelle caratteristiche che oggi rendono unico il nostro marchio di fabbrica. Basti pensare che ognuno di noi viene da un background musicale molto diverso».



Tipo?



«Io, ad esempio, sono il rocker della band. Essendo un chitarrista non posso che far riferimento a Jimmy Page e ai Led Zeppelin. Enrico (Zepparoli, chitarra acustica e ritmica, ndr) invece viene da ascolti più melodici ed infatti tutti gli arpeggi di chitarra sono suoi. Mentre Checco (Francesco Silvestre, cantante, ndr) ha ascoltato molto i cantautori e non solo. Ecco, mettendo insieme tutte queste differenze è uscito il suono dei Modà. Con un equilibrio che penso metta d'accordo tutti».



Nei vostri testi c'è la vita di tutti i giorni. Ma che cosa, in particolare, vi ispira nella scrittura dei testi?



«E' Francesco che si occupa dei testi, ed è vero che il focus è sulla vita di tutti i giorni. Le emozioni e le sensazioni. Ma sono certo di poter dire che ciò che ascoltate nelle nostre canzoni è tutta verità. Ovvero, quello che Checco dice nei suoi testi è esattamente ciò che dice tutti i giorni. Noi siamo sul palco esattamente come siamo nella quotidianità».



Beh, sul palco siete rockstar. Anche nella vita?



«Sul palco siamo musicisti. E anche nella vita di tutti giorni. Poi, è chiaro, quando fai il musicista sogni la vita di palco con tutte le sue caratteristiche: le luci, gli applausi, le grida del pubblico. Sono tutte esperienze che poi ci servono per trovare spunti e ispirazioni per i nuovi brani».



E che può dirci, invece, di Sanremo?



«E' una grossa vetrina. Sanremo sfrutta la musica. Dunque noi dobbiamo sfruttare Sanremo. In senso buono, ovvio. Cioè, cercare di rendere più produttiva possibile la partecipazione».
Ultimo aggiornamento: 9 Ottobre, 18:36

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