Non è la prima volta che accade, né in Abruzzo, né a Sulmona: mai però così dentro al centro abitato.
Secondo gli esperti potrebbe trattarsi di un esemplare scacciato dal branco che per questo è stato spinto alla ricerca di cibo in solitaria: la popolazione dei lupi sulla Maiella, d’altronde, è cresciuta considerevolmente e questo grazie all’attenta opera di tutela e gestione portata avanti dal Parco nazionale della Maiella, attenta a vigilare non solo sulla sicurezza delle famiglie presenti, ma anche sulla loro riproduzione, evitando cioè per quanto possibile fenomeni di ibridazione che sono i più “nocivi” per il mantenimento della specie.
Qualche anno fa, a esempio, destò apprensione una “love story” tra una lupa e un cane pastore abruzzese randagio che per giorni furono monitorati alla periferia di Sulmona affinché non si accoppiassero. Ad oggi nell’area del Parco Maiella vivono almeno una decina di famiglie di lupi per una popolazione che si attesta sui circa ottanta esemplari: dalle ricerche fatte «è emerso che all’interno del Parco questa specie si nutre quasi esclusivamente di prede selvatiche, in particolare cinghiale ma anche cervi e caprioli- ricorda il Parco Maiella-. La presenza degli animali domestici nella dieta del lupo è risultata infatti marginale e questo è dovuto sia alla abbondanza di prede selvatiche che alle efficaci misure di prevenzione messe in atto nel parco».
Nessun allarme particolare, insomma, anche se le indicazioni sono quelle di mantenere un comportamento corretto: evitare di affrontare o impaurire l’animale, togliere il cibo in strada lasciato, ad esempio, per le colonie di gatti, fare attenzione nelle ore notturne se si è in compagnia di un animale domestico.