L'investitore: «Avevo paura di essere
linciato, per questo non mi sono fermato»

Sabato 14 Luglio 2012 di Cesare Arcolini
Francesca Fincato e Angelo De Luca
PADOVA - Ho temuto il linciaggio, per questo non mi sono fermato. Dopo aver controllato la tensione per oltre tre ore di interrogatorio, Angelo De Luca ha risposto cos agli agenti della Polstrada che lo incalzavano e gli chiedevano spiegazioni sul suo comportamento dopo l'incidente a Mestrino (Padova) nel quale è morta la 23enne Francesca Fincato.



Sposato, residente a Messina, il camionista era partito giovedì mattina da Tezze sul Brenta (Vicenza) dove la ditta di autotrasporti per cui lavora ha una succursale. Doveva raggiungere Campiglia dei Berici per caricare il camion e tornare a Messina. Quando si è trovato nel centro di Mestrino - secondo la ricostruzione fornita dalla Polstrada - avrebbe colpito con il lato destro della cabina la giovane, la quale ha perso l'equilibrio finendo stritolata sotto il camion.



A quel punto De Luca, che ha ammesso di essersi accorto dell'investimento, si è dileguato. Gli agenti della Polstrada considerano completamente estraneo ai fatti l'autista della corriera da cui Francesca era appena scesa.
Ultimo aggiornamento: 7 Aprile, 20:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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