Pietrobon il guerriero colpisce ancora, il cadorino al comando sia della classifica delle fughe che dei traguardi volanti. «Anticipare è una buona mossa»

Sabato 18 Maggio 2024, 12:44
Pietrobon il guerriero colpisce ancora, il cadorino al comando sia della classifica delle fughe che dei traguardi volanti. «Anticipare è una buona mossa»
di Anna Valerio
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BELLUNO - Andrea Pietrobon buono e tranquillo proprio non ci sa stare. Anche ieri allo sventolare della bandiera a scacchi della direzione corsa di Stefano Allocchio per dare il via alla Riccione-Cento, tredicesima tappa di questo 107° Giro d'Italia, il cadorino è scattato per l'ennesima fuga. Il modo migliore per onorare il suo esordio nella Corsa Rosa. I numeri parlano chiaro e sono stupefacenti per un debuttante al Giro che anche ieri ha rispettato alla perfezione il piano gara della sua squadra, l'intraprendente Team Polti Kometa che ha affrontato la tappa più piatta di tutta questa edizione, con un duplice obiettivo: incrementare la leadership in alcune classifiche collaterali e sprintare al meglio nelle vie di Cento. Per quanto riguarda il primo aspetto, al via da Riccione quindi è toccato proprio a Pietrobon scattare insieme a Manuele Tarozzi e Alessandro Tonelli (entrambi della Bardiani Faizané). Il trio è stato poi ripreso dopo oltre 120 km attraverso l'Emilia Romagna ma Andrea è transitato per primo a Forlì e Conselice: così il 25enne bellunese conduce ora la graduatoria delle fughe con circa 140 km di vantaggio su Maestri e quella dei traguardi volanti con 16 punti su Alaphilippe.