Nuova ondata di maltempo in arrivo, allerta per martedì: pronti 14mila sacchi per proteggere gli argini

Domenica 19 Maggio 2024 di Nicola Munaro
Sacchi di sabbia a protezione degli argini


PADOVA - Due strade per evitare che non succeda più: quella percorribile nel breve, brevissimo, periodo è costellata di cose da fare in attesa della nuova ondata di maltempo prevista per martedì; quella a medio lungo termine - anch'essa piena di punti in agenda - ha come principale obiettivo gli argini che vanno di nuovo passati in rassegna con l'obiettivo di evitare quanto accaduto alle 3.20 di venerdì mattina a Rustega di Camposampiero, con l'argine sinistro del Muson dei Sassi franato per 30 metri sotto la forza dell'acqua del torrente scavato dalla Serenissima nel 1612 e che nella notte tra giovedì e venerdì ha aumentato la portata passando dai canonici 70 centimetri a 4 metri d'altezza in mezz'ora.

LA MAPPATURA
Ma a preoccupare è stato soprattutto il punto rottura: finora - nel 1998 e nel 2010 - le altre volte in cui l'argine del Muson dei Sassi era crollato, la falla si era creata più a sud, nella zona di Torre di Burri, lì dove la Regione Veneto ha deciso di creare un invaso da 11,6 milioni euro.

Per questo dal Centro operativo comunale della Protezione civile di Padova è stata chiesta al Genio civile una mappatura di tutti gli argini. Un primo lavoro è già iniziato in queste ore ma il grosso degli accertamenti verrà portato a termine nelle prossime settimane, quando l'emergenza di piogge burrascose sarà solo un ricordo. «Nella riunione del Coc di ieri (venerdì sera, ndr) è emersa la problematica della tenuta degli argini, bisogna valutare dove c'è un problema statico - ha commentato Daniela Bordin consigliere provinciale delegato alla Protezione Civile - Qualche sindaco, so ad esempio di Camposampiero, ha iniziato questo tipo di attività con la Protezione civile comunale, ma chiediamo che le operazioni siano coordinate dal Genio anche per non mettere in pericolo i nostri volontari: gli argini sono ancora gonfi di acqua per la pioggia e per i fiumi e i torrenti che si sono gonfiati».

I SACCHI
Questo fine settimana è un momento di passaggio tra la perturbazione dei giorni scorsi e quella che verrà, da martedì. «Stiamo gestendo la post-emergenza - continua Bordin - In questi giorni abbiamo finito i sacchi di sabbia che avevamo nei nostri magazzini, abbiamo già comprato dalla Regione altri 14mila sacchi vuoti che ora dovranno essere riempiti di sabbia e dovranno essere pronti per quando arriverà la perturbazione che ci sta minacciando. In questi giorni sono sul territorio 130 gruppi dei 13 distretti della Protezione Civile per un totale di 2500 volontari. i 2500 volontari all'opera in questi giorni sono un patrimonio da valorizzare ed aumentare con precisi percorsi formativi» ha concluso la consigliera, ricordando come siano ancora tante le squadre al lavoro.

GLI INTERVENTI
Da mercoledì scorso alle 13 di ieri il centralino dei vigili del fuoco ha ricevuto 898 chiamate di soccorso, 304 interventi sono stati eseguiti con squadre sul posto, 11 interventi sono in corso e 583 interventi non sono stati più ritenuti necessari. Tante ancora le criticità aperte nel Padovano: le squadre dei vigili del fuoco stanno operando a Camposampiero, dove è stata ultimata la riparazione dell'argine del Muson dei Sassi. Proseguono anche le operazioni di svuotamenti dei piani interrati a Massanzago, Camposampiero, Montagnana e Montegrotto, lì dove il mancato deflusso del canale Battaglia verso il mare ha creato allagamenti: nella notte un fontanazzo si è aperto in via Fratelli Bandiera ed ha allagato i campi lambendo le abitazioni: l'innalzamento del canale Menona ha messo a rischio due aziende vitivinicole. Sempre a Montegrotto un monselicense di 60 anni ha percorso il sottopassaggio che collega il cenhtro con la Statale Asdriatica nonostante fosse ancora chiuso al traffico: l'auto è stata invasa dall'acqua e l'uomo è stato soccorso dai vigili del fuoco e dalla polizia locale.
 

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