Maltempo, il vicesindaco di Padova Micalizzi: «Un evento così intenso è eccezionale, il bacino di laminazione ha lavorato a pieno regime»

Venerdì 17 Maggio 2024 di Alberto Rodighiero
Andrea Micalizzi

PADOVA - «I dati ci dicono che dal punto di vita statistico a Padova un evento del genere si ripete una volta ogni 100 anni». Sono da poco passate le quattro di pomeriggio quando il vicesindaco Andrea Micalizzi ha appena terminato in Prefettura una riunione con i tecnici dell'Arpav e con i sindaci dei comuni padovani più colpiti dal maltempo.

Da mercoledì notte il numero due di Palazzo Moroni, delegato ai lavori pubblici e alla protezione civile, sta coordinando il lavoro delle squadre. Gli interventi in ogni angolo della città sono centinaia.

Com'è la situazione?
«Molto seria. Ci siamo attrezzati per limitare al minimo i rischi per la piena del Bacchiglione. Abbiamo mandato dei messaggi alla popolazione e ci siamo posizionati alla Paltana avvisando i residenti della zona porta a porta. Nell'area è presente anche una squadra della Protezione civile con un'unità mobile. Sono stati poi allertati gli impianti sportivi a rischio quindi il Rarinates e la Canottieri».

Raramente in città si sono visti degli allagamenti così diffusi.
«Si sono concentrati sopratutto nell'area ovest della città quindi tra Brusegana, Cave e Chiesanuova. Non sono però mancati disagi a Torre, Ponte di Brenta, all'Arcella e alla Guizza. Detto questo, nella notte tra mercoledì e giovedì in meno di due ore si sono abbattuti sulla città 90 millimetri d'acqua».

Quasi un record.
«Statisticamente una precipitazione di questo tipo si registra ogni 100 anni. Le tre idrovore presenti sul nostro territorio, quindi Barriera Saracinesca, Ca'Nordio e Fossetta, in pochissimo tempo hanno smaltito due milioni di metri cubi d'acqua».

Un evento atmosferico importante era già capitato in città un mese fa.
«In occasione del nubifragio del mese scorso le stesse idrovore avevano smaltito 800 metri cubi d'acqua al secondo, in questa occasione siamo arrivati a 1800».

Il bacino di laminazione di Brusegana che in passato ha messo in salvo il quartiere e, più in generale, l'area ovest della città, a quanto pare non è stato sufficiente. A pochi passi dal bacino, in via Santi Fabiano e Sebastiano, c'erano 40 centimetri d'acqua per tutta la mattina. E in città non si contano i sottopassi che si sono allagati.
«Il bacino ha lavorato a pieno regime, ma la quantità d'acqua è stata tale che qualche allagamento, sopratutto nelle aree più basse, è stato inevitabile. Quanto ai sottopassi, come sempre sono i primi ad andare sott'acqua quando ci sono precipitazioni intense. C'è stato poi il problema che in alcune zone della città è stata tolta l'energia elettrica e questo non ha permesso di utilizzare le pompe idrauliche».

Quanti sono stati gli interventi della Protezione civile?
«Tra la mercoledì notte e questa mattina (giovedì, ndr) le sei squadre che abbiamo schierato hanno ricevuto circa 200 richieste di intervento. Si tratta di un lavoro immenso e ringrazio veramente tutti».

Ai cittadini quali suggerimenti date?
«Ai padovani abbiamo raccomandato di mettere al riparo persone, animali e cose da locali esposti e consigliamo sempre di rimanere informati sulle condizioni meteo anche iscrivendosi al servizio "Comune Allerta"». 

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