Rosso junior ai 40enni dell'industria: stop "malati" di lavoro, spazio alla vita

Giovedì 24 Novembre 2016
Renzo Rosso copn l'alpinista Simone Moro al meeting per ascoltare Stefano Rosso e Andrea Stella
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BREGANZE - (Cs) Al quartier generale di Otb, Only the brave, la holding dei Rosso dentro cui sta Diesel insieme ad altri marchi e aziende, assemblea dei Giovani Imprenditori di Confindustria, presieduti da Andrea Stella, e lezione di Stefano Rosso ai quarantenni dell'industria vicentina. Con un messaggio chiaro, che capovolge certi punti fissi degli scorsi decenni, quelli legati all'impegno senza fine nel lavoro dell'imprenditoria veneta: curiamo il diritto alla vita delel nostre risorse umane. Aperti da Luciano Vescovi, presidente di Confindustria Vicenza, i lavprio hanno avuto come fulcro l'intervento del giovane Rosso: «Il passaggio generazionale secondo me non è di padre in figlio, ma dal fondatore al futuro. Il futuro non è detto che sia la famiglia. Oggi ci sono io ma se domani ci sarà qualcuno che non si chiama Rosso non importa, l'importante è che l'azienda sia messa al sicuro e che non perda i valori e quelli che sono i suoi fattori critici di successo». 

Anche per questo, nel gruppo, ha aggiunto, è emersa la necessità di formalizzare, scrivere e condividere i valori e la mission coi 7.500 dipendenti: «Il mio ruolo in questo momento è quello di riuscire a rendere tangibile qualcosa che è nell'aria. Scrivere e codificare i valori, che sono Coraggio, Eccellenza, Rispetto ed Evoluzione, è stato un passaggio complesso che è durato quasi un anno». «Le persone sono tutto, l'azienda è fatta di persone che ogni giorno portano avanti lo spirito aziendale. Oggi abbiamo una sede importante, con la palestra e l'asilo, per mettere le persone nelle condizioni di dare il meglio. Abbiamo voluto fornire loro una serie di servizi che ci siamo potuti permettere dopo 30 anni di sofferenze. Nella nostra vecchia sede il bar era diventata una sala riunioni, perché non avevamo una sala riunioni. Il nostro obiettivo oggi è quello di cercare di bilanciare la vita lavorativa con quella personale. Se una persona è frustrata al lavoro, al 99% porterà i problemi a casa e viceversa, una persona che non ha vita privata perché lavora 24 ore al giorno, porterà i problemi familiari in azienda. È fondamentale per noi, tanto più in una regione come il Veneto in cui siamo un po' 'malati' di lavoro', dare importanza e spazio alla vita privata».

Ospite del meeting Simone Moro, unico alpinista della storia ad avere raggiunto quattro cime di 8.000 metri in completa stagione invernale e pilota di elicottero specializzato nel soccorso in Himalaya. Il suo è stato un messaggio positivo: «Dovete essere ottimisti. Nelle squadre, come nelle aziende, essere felici è dannatamente vincente perché si è contagiosi. Le situazioni vincenti sono quelle allegre e quando mi trovo a 50 gradi sotto zero, cerco di essere positivo e mi dico che ho scelto io di essere in queste condizione. Gli ingredienti del mio sogno erano la montagna, il freddo, il vento e c'ero io per cui va bene così. Cercate di vedere sempre il bicchiere mezzo pieno».

L'intervento di Gian Carlo Ferretto, primo presidente dei Giovani Imprenditori, presidente della Fondazione San Bortolo che raccoglie fondi per l'ospedale di Vicenza, ha evidenziato l'importanza che ha per il territorio riuscire ad aiutare la sanità pubblica. Proprio in questo senso i giovani imprenditori hanno fatto una donazione per contribuire all'acquisto di un angiografo.
 
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