Le comunità venete custodi delle nostre tradizioni in Brasile

Lunedì 12 Novembre 2018 di Roberto Lazzarato
Valbrenta Cantando in Talian
VALBRENTA -  «Cantando in Talian o italo-veneto-brasilian» è il progetto che mira a sensibilizzare e promuovere la tutela della cultura italiana e veneta attraverso il fenomeno dell'emigrazione. 
Tre milioni di veneti tra il 1876 e il 1976 lasciarono l’Italia con la valigia di cartone per cercare lavoro all’estero e furono migliaia quelli che abbandonarono la Valbrenta e il Bassanese per emigrare in America Latina.

Venerdì 16 novembre, presso il Museo del Tabacco, a Carpanè, alle 20.45, con Giorgia Miazzo e Gianluca Parise si parlerà del passato, del presente e del futuro delle comunità veneto-brasiliane ancora custodi della tradizione e della lingua d'origine dei loro avi. Un fenomeno che ha coinvolto tutto il nostro territorio. Basti pensare che nella città di Bento Gonçalves circa il 50% della popolazione è di origine vicentina, c’è una chiesa dedicata alla Madonna di Monte Berico ed una a Sant’Antonio da Padova. Tra il 1880 e il 1900 emigrarono in Brasile oltre 270 abitanti di San Nazario, il 10% della popolazione di allora.

Sempre in Brasile, intere comunità sono formate da emigranti del comune di Cismon del Grappa e loro discendenti, sono state erette oltre una decina di chiese dedicate alla Madonna del Pedancino, in ognuna delle quali, il compianto parroco don Dino Secco ha portato, di persona, nei numerosi viaggi in terra carioca per mantenere il collegamento tra gli emigranti e la terra d'origine, preziose statue della Vergine.
Promotrice e relatrice della serata Giorgia Miazzo, docente, traduttrice, scrittrice e giornalista che, oltre a numerosi articoli su giornali e riviste specializzate in Italia e all'estero, ha dato alle stampe varie pubblicazioni. Come esperta, nell’ambito delle grandi emigrazioni che hanno interessato il territorio veneto tra il 1870 fino al primo dopo guerra, ha sviluppato una ricerca accademica internazionale relativa alla memoria storica dell'emigrazione italiana in Brasile. La sua esperienza di ricerca sul campo l’ha portata alla definizione del progetto «Cantando in Talian o italo-veneto-brasilian», per la valorizzazione del patrimonio culturale relativo al fenomeno dell’emigrazione italiana in Brasile. Le tradizioni, gli usi e i costumi, le musiche e soprattutto la lingua diventano ancora oggi il filo conduttore ideale tra le fasi di migrazione del periodo 1880-1950 e le nuove generazioni di discendenti.
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