Alexa risponderà agli insulti, ecco cosa dirà: l'iniziativa dall'8 marzo contro la violenza verbale

L'obiettivo è sensibilizzare gli utenti sull'impatto che il linguaggio, quando usato in maniera aggressiva, può avere sulla salute fisica e mentale delle persone

Lunedì 4 Marzo 2024
Alexa risponderà agli insulti, ecco cosa dirà: l'iniziativa dall'8 marzo contro la violenza verbale

Alexa risponderà agli insulti. Ogni giorno l'assistente virtuale di casa Amazon, oltre a milioni di domande e richieste da parte di utenti sparsi in giro per il mondo, riceve anche tantissime offese. «Sei un'idiota», «Sei bruttissima», «Fai schifo» sono solo alcuni degli insulti rivolti ad Alexa nel 2023 in Italia.

A partire dell'8 marzo, l'assistente virtuale non resterà più in silenzio, ma risponderà a tono, sottolineando come la violenza verbale sia in grado di lasciare un'impronta profonda sulla salute e nella vita sociale di chi ne è oggetto.

Alexa, dì la tua!

È l'iniziativa contro la violenza verbale, "Alexa, dì la tua!" promossa in occasione della Giornata internazionale della donna, insieme ad ActionAid, per sensibilizzare sull'impatto che il linguaggio, quando usato in maniera aggressiva, può avere sulla salute fisica e mentale delle persone. Gli utenti potranno ascoltare informazioni e approfondimenti legati a questo fenomeno, semplicemente pronunciando «Alexa, dì la tua».

I dati sulla violenza sulle donne

I dati ActionAid rivelano che tra le donne che stanno affrontando il percorso di uscita dalla violenza, il 66,7% ha subito una violenza fisica, il 50,7% una minaccia, l'11,7% uno stupro o tentato stupro; a queste va aggiunto il 14,4% che ha subito altre tipologie di violenze sessuali quali ad esempio le molestie sessuali, molestie online, revenge porn, costrizioni ad attività sessuali umilianti e/o degradanti. Molto diffusa è la violenza psicologica che, essendo quasi sempre esercitata insieme ad almeno un'altra forma di violenza, riguarda quasi nove donne su 10. Quattro donne su 10 invece subiscono violenza economica.

La ricerca - condotta da Ipsos per ActionAid su un campione rappresentativo di circa 800 ragazze e ragazzi tra i 14 e i 19 anni - ha fotografato le opinioni di adolescenti su cosa pensano sia violenza, come reagiscono e si difendono da essa e quanto influiscono stereotipi di genere e pregiudizi sul loro vissuto. Per sette giovani su dieci (69%) insultare una persona è violenza. Prendere in giro qualcuno è violento per il 67% delle e dei ragazze/i intervistate/i, soprattutto per le ragazze (71%). Molte le conseguenze alla violenza subita citate dai giovani: il primo danno citato dal 27% di loro, senza distinzione di genere, è il malessere psicologico, al secondo posto isolamento e depressione (21%) e al terzo posto disagio e vergogna (18%).

«Parlare di violenza psicologica contro le donne e sensibilizzare sull'impatto che determina nelle loro vite è uno dei passi fondamentali per sradicare la diffusa cultura patriarcale che continua a produrre discriminazione e violenza di genere in Italia», spiega Katia Scannavini, vice segretaria generale di ActionAid Italia. «Essendo un interlocutore costantemente interpellato nelle case degli italiani, l'assistente vocale di Amazon vuole farsi parte attiva del cambiamento e, nella collaborazione con ActionAid, valorizzare la potenza della propria voce», aggiunge Giacomo Costantini, business development manager di Amazon Alexa.

Ultimo aggiornamento: 5 Marzo, 17:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA