Oscar Pistorius è libero.
La madre della fidanzata: «Noi all'ergastolo»
La mamma di Reeva Steenkamp, June, ha fatto sapere di accettare la decisione sul rilascio di Pistorius, con le condizioni imposte che includono corsi di gestione della rabbia e programmi sulla violenza di genere, ma - ha denunciato - è la famiglia di Reeva, uccisa il 14 febbraio del 2013, a «scontare l'ergastolo». «C'è stata giustizia per Reeva? Oscar ha scontato una pena sufficiente? Non ci potrà mai essere giustizia se la persona che ami non torna più e nessuna pena scontata ci riporterà indietro Reeva», ha incalzato in una dichiarazione rilanciata dalla Bbc. «Noi che restiamo, siamo quelli che scontano l'ergastolo». E il suo «unico» obiettivo dichiarato ora è concentrarsi sulla «Reeva Rebecca Steenkamp Foundation».
Il processo
Nel 2014, l'Alta Corte di Gauteng, Pretoria, giudicò l'ex campione paralimpico colpevole di omicidio colposo dopo aver sparato e ucciso Steenkamp nelle prime ore del giorno di San Valentino del 2013, mentre lei si trovava dietro la porta chiusa del suo bagno. Nel 2016, la Corte Suprema condannò Pistorius a sei anni di carcere, ma la sentenza fu annullata dalla Corte Suprema d'Appello (Csa) nel 2017, con conseguente aumento della pena detentiva, che divenne di 13 anni e cinque mesi. A inizio settimana, il Dipartimento dei Servizi Correzionali (Dcs) ha confermato la data della libertà vigilata al 5 gennaio, confermando quanto precedentemente comunicato nello scorso novembre.