Nicola Pietrangeli, 89 anni compiuti l'11 settembre scorso, racconta senza freni la sua avventurosa vita da grande sportivo e viveur.
Il racconto
«Se devo essere sincero, arrivato a quasi 90 anni, credo che un amore di quelli “Oddio! Se mi lascia, mi butto giù dal ponte” non l’ho mai provato - racconta in una lunga intervista a La Repubblica - Non so se dipende dal mio temperamento, o dalle circostanze. D’altra parte, si sa, nel tennis, l’autocontrollo è tutto, e saper rovesciare le situazioni sfavorevoli quando ogni cosa sembra perduta, è spesso la chiave per vincere. Detto questo, ho amato tanto e in qualche caso – pochi – moltissimo. Ho avuto solo quattro donne davvero importanti: Susanna, Lorenza, Licia e Paola. E tutte e quattro mi hanno lasciato».
La fine della storia d'amore con Licia Colò fu dolorosa: «Con Licia pensavo sarebbe stata la storia definitiva. Per lei mi ero trasferito a vivere a Casal Palocco: tanto carino, per carità, ma per uno come me abituato a Roma nord, è stata una grande prova d’amore. Mi dicevano tutti all’epoca ‘Ma dai che ci vuole? In 20 minuti sei a Palocco (...). Tra noi c’erano quasi 30 anni di differenza di età. Sarà stato questo. In realtà all’inizio ho pensato avesse un altro. Ma lei ha sempre negato (...) Le corna invece, me le hanno messe eccome mia moglie Susanna e poi Lorenza».
E il viagra? «È come per la chirurgia estetica: se fatta bene e con eleganza non ci vedo niente di male. Ma nel caso della pillolina blu però è meglio non dirlo alla partner, perché le donne si offendono. Pensano che tu non le trovi abbastanza attraenti, non capendo che non è quello il problema».
Spesso Pietrangeli è finito al centro delle cronache rosa per le sua conquiste femminili. La notte più caliente della sua vita? «Una volta a Venezia. Durò un’infinità. Oggi lei ha 80 anni. E quando ci incontriamo, ci guardiamo negli occhi come a dire ‘Te la ricordi, sì, Venezia?’».