Le strade fisiche migliori dove poter passeggiare per fare shopping a seconda di una serie di fattori che vanno dalla mobilità sostenibile alle infrastrutture, dal traffico - in base alla presenza o meno della Ztl - ai servizi offerti (bar, ristoranti e caffè), considerando anche l'arredo urbano - perché pure l'occhio vuole la sua parte - al canone medio di affitto per i locali commerciali. Ma c'è pure una tendenza sempre più in crescita che vede decine e decine di negozi sfruttare le potenzialità dei social - Instagram in primis - per fare affari. Se il cliente non viene in negozio si va a casa sua, dopo però avergli offerto comodamente sul cellulare tutta la propria vetrina. È questo il risultato di una recente indagine della Federmoda che, analizzando l'andamento del commercio retail ovvero al dettaglio, mette in luce un fenomeno che splende: usare i social come strumento di ripresa a costo zero per i titolari delle attività.
LE VETRINE VIRTUALI
Sono le strade social usate non necessariamente solo dalle grandi maison o grandi marchi ma anche da attività artigianali e a conduzione familiare dal centro alla periferia della Capitale.
Al fianco delle strade virtuali ecco però che restano quelle fisiche quelle dove lo shopping si fa in presenza e, sorpresa, Roma sbanca per successo rispetto a Milano, Firenze e Venezia. Si chiama High street retail green and quality index ed è un'analisi condotta dalla Federmoda su quei parametri iniziali che porta la Capitale in cima alla classifica delle migliori strade italiane in fatto di acquisti. Via del Corso ad esempio è prima in Italia, nel ranking delle strade prese in considerazione anche a Milano, Firenze, Venezia. Il lungo tratto che collega piazza Venezia a piazza del Popolo supera la milanese super chic via Montenapoleone (quarta) ed anche piazza San Marco (terza) a Venezia.
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ACQUISTI IN PRESENZA
La medaglia d'argento va poi ad un'altra zona romana ovvero piazza di Spagna che fa meglio delle fiorentine via dei Calzaiuoli e piazza degli Antinori. Al settimo posto nazionale, ma terzo romano, ecco via Cola di Rienzo a cui segue poi via dei Condotti, via del Babuino, via dei Giubbonari e via Frattina. Generalmente il commercio al dettaglio soprattutto sul fronte dell'abbigliamento nel 2021 rispetto al 2019 ha registrato nella Capitale un calo di 2 miliardi sui consumi, con una riduzione di almeno 3 mila addetti e la chiusura di centinaia di negozi. Ma - e questo è il dato rassicurante - già dallo scorso marzo si è registrata una ripresa notevole. I prodotti più venduti sono le camicie e le t-shirt (61,5%), seguono i pantaloni (50,1%), le scarpe (36,7%), calze e intimo (34,8%), abiti donna e uomo (25,8%). Fra qualche settimana partiranno i saldi estivi, e quest'anno si torna anche al regime dei divieti per le promozioni che non possono essere attuate nei trenta giorni precedenti anche se, su questo, restano deficitari i controlli.