I carabinieri li hanno colti con le mani nel sacco mentre si stavano portando via placche, staffe e tanto altro materiale, tutto di rame. Più di una tonnellata di metallo che avrebbero riutilizzato per il loro business illegale. Sette sono gli arrestati, tutti rom. Il loro domicilio era nel campo di via Candoni e sono stati pizzicati nell'ex struttura del vicino Centro direzionale di Alitalia, oggi sottoposta a un'amministrazione straordinaria.
L'ALLARME
La richiesta di intervento dei militari parte da una chiamata di soccorso arrivata domenica sera da parte di alcuni cittadini che si erano resi conto di alcuni movimenti sospetti nella zona. Così si sono precipitati sul posto i carabinieri del nucleo radiomobile della Capitale e quelli della stazione del Trullo: a loro è toccato mettere la parola fine al colpo della banda del rame. I malviventi sono stati trovati con sette quintali di metallo.
Ora tutti e sette i rom arrestati dovranno rispondere alla procura della Repubblica di Roma del reato di furto aggravato in concorso.
I COLPI
Frequenti quelli sulle reti ferroviarie e dei collegamenti delle reti internet, che mettono in ginocchio oltre che gli utenti anche le società che le gestiscono, costrette a riparare i danni in brevissimo tempo. Uno degli ultimi colpi è avvenuto in provincia a giugno: gli automobilisti di passaggio, nella notte tra domenica 4 e lunedì 5, pensavano si trattasse di lavori per la grande rotatoria tra via Tiburtina e via di Marco Simone. Invece non era un cantiere notturno, ma una banda del rame che si è portata via 1.450 metri di cavi. L'amara sorpresa l'hanno avuta gli operai (quelli veri) che la mattina di lunedì si sono ripresentati sul cantiere e hanno trovato i lampioni non più funzionanti. È bastata un'ispezione per rendersi conto che l'intero impianto di rame era stato rubato.In città, invece, a sgraffignare il metallo ci hanno pensato anche i dipendenti di Ama: in diciassette hanno fatto sparire i vecchi fili elettrici per un tesoretto che avrebbero potuto rivendere nel mercato illegale. Su di loro l'azienda ha avviato un'indagine interna.
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