Migranti, Trenta propone la rotazione dei porti ma la Ue dice "no"

Giovedì 30 Agosto 2018
Migranti, Trenta propone la rotazione dei porti ma la Ue dice "no"
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L'Italia chiede alla Ue di cambiare le regole di Sophia sui migranti garantendo una rotazione dei porti di accoglienza ma come previsto la risposta è fredda. «Ho trovato porte aperte, ma anche chiuse. Questo tema per noi è molto importante, crediamo che qualcosa possa ancora cambiare domani» all'incontro dei ministri degli Esteri, ha detto il ministro Elisabetta Trenta, al termine della riunione Difesa Ue a Vienna. «Oggi mi sento delusa perché ho visto che l'Europa non c'è, ma sono fiduciosa», ha aggiunto. 

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«Non c'è ancora accordo sulla proposta italiana. Tutti condividono l'importanza dell'operazione Sophia, e noi siamo i primi, è chiaro che dovremo fare le nostre considerazioni, e ogni decisione sarà presa col governo ed il premier Giuseppe Conte», ha spiegato. «Al momento non c'è consenso sulle soluzioni pratiche ma c'è sulla necessità di trovarle», ha detto l'alto rappresentante per la politica Estera Federica Mogherini, aggiungendo che servono «risultati concreti». «Non sarà facile - ha ammesso - ma l'Ue è perfettamente in grado di fare la differenza».


Nel suo intervento alla riunione Ue, Trenta ha sottolineato: «Nel 2015 ci siamo assunti la responsabilità politica di far nascere» la missione Sophia. «Allora si riteneva che l'azione in acque extra-territoriali sarebbe stata solo una prima fase. Le cose in Libia sono andate diversamente e la presenza di Sophia dura ormai da tre anni. Finora, come Italia, abbiamo da soli accolto tutti i migranti salvati. Questo non è più possibile, lo dico a nome del governo. Occorre cambiare le regole», 

«Per certi versi Sophia dimostra che l'Europa sa essere un security provider, ma penso che su Sophia si giochi l'immagine dell'Europa. Siamo aperti a tutti i suggerimenti, che riflettano il concetto secondo cui l'Europa è pronta a rispondere alle sfide che la riguardano. La nostra proposta mira ad introdurre una rotazione dei porti di sbarco e una unità di coordinamento che assegni il porto al Paese competente». 

«Abbiamo chiesto la rotazione dei porti di sbarco delle navi della missione Sophia, perché non è possibile che tutti i migranti soccorsi vengano da noi come sottoscritto dal Governo Renzi che ci ha lasciato con questa eredità pesante. Se dall'Europa arriverà l'ennesimo no dovremo valutare se continuare a spendere soldi per una missione che sulla carta è internazionale ma poi gli oneri ricadono solo su un Paese». Lo ha detto il vicepremier e ministro dell'Interno, Matteo Salvini, in conferenza stampa a Venezia.​
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