Roberto Vannacci fa il bis. Nuovo libro, nuove polemiche. Il generale del “Mondo al contrario” è pronto al grande ritorno in libreria. Racconterà “La forza e il coraggio”, questo il titolo del volume che sarà edito da Piemme, un’autobiografia per raccontare «la storia di fedele servitore dello Stato come generale incursore».
Un nuovo caso editoriale e politico, proprio come il primo libro, che ha fatto il record di vendite e di critiche per le tesi controverse su diritti gay, ambiente, donne.
«È sempre più evidente come l’attuale attività pubblica del generale non ha più nulla a che fare con la semplice presentazione di un libro o con il dibattito culturale sulle sue idee ma evidenzia l’intenzione di costruirsi un percorso politico fatto di prese di posizione che nulla hanno a che vedere con le leggi, gli ordinamenti e il decoro che ogni militare che presta servizio permanente ed effettivo è tenuto a rispettare», è il ragionamento che fanno i vertici militari del Paese. Infuriati insieme a Crosetto dopo aver letto il piano della casa editrice. Il libro sarà «un evento editoriale, tra nuove polemiche e curiosità». Non solo: «Il generale si impegna nella promozione e sarà disponibile a interviste e a partecipare a talk televisivi». Si preannuncia insomma un nuovo tour dell’incursore che già da mesi gira per l’Italia a presentare il suo “Mondo al contrario”. Agli occhi dei suoi superiori il quadro è fin troppo chiaro: sarà una campagna elettorale, di cui il libro autobiografico è il perfetto manifesto. È noto infatti che Vannacci stia meditando una discesa in campo alle elezioni europee con la Lega. Matteo Salvini lo cerca da tempo, ora anche pubblicamente: «Sarebbe un onore». Se son rose fioriranno ed è molto probabile che sia così. Per lo Stato maggiore della Difesa, che su Vannacci e le sue esternazioni ha già aperto un procedimento disciplinare, correre con la divisa addosso non è un’opzione. Di qui il giudizio molto severo sulla nuova avventura editoriale del generale. «È evidente che della divisa che indossa e dei valori che essa rappresenta al generale interessi poco o nulla - si legge nella nota informale - se le regole attuali gli permettono di fare ciò che ritiene e aggrada, è evidente che quelle regole vanno cambiate».
LA RIFORMA
Ecco la riforma in arrivo. «Nessuna istituzione, tantomeno una istituzione gloriosa e impeccabile come quella delle Forze Armate, può essere calpestata o ignorata dai suoi appartenenti per perseguire finalità personali, politiche o commerciali che siano». Si preannunciano insomma nuovi provvedimenti nei confronti di Vannacci, già trasferito dal precedente ruolo come guida dell’Istituto geografico militare di Firenze verso un nuovo incarico: capo di Stato maggiore del comando operativo delle forze terrestri.
La commissione disciplinare non si è ancora espressa anche se una sanzione è considerata probabile. Il nuovo libro promette di squarciare il velo sull’«infanzia a Parigi, gli anni della formazione, il comando di uomini straordinari nei teatri operativi di tutto il mondo». Citare in un libro trascorsi personali ed episodi di missioni a cui si è preso parte è però severamente vietato ed è su questo che può vertere una nuova indagine interna.