Giustizia, dal governo ok alle pagelle ai magistrati: saltano i test psico-attitudinali per entrare in magistratura

Nella riunione del consiglio dei ministri attesi due decreti legislativi per la riforma dell'ordinamento giudiziario

Lunedì 27 Novembre 2023
Giustizia, test psico-attitudinali per entrare in magistratura: ipotesi a vaglio del Cdm

Giustizia.

Nel governo si era ragionato sulla possibilità di inserire test psico-attitudinali per l'ingresso in magistratura: l'ipotesi, sulla falsa riga di quanto avviene per forze di polizia e forze armate era emersa in mattinata durante la riunione preparatoria del Consiglio dei ministri. Ma alla fine il provvedimento non è passato.

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Giustizia, ipotesi test psico-attitudinali per magistrati

Niente inserimento dei test psico-attitudinali per l'ingresso in magistratura nei decreti legislativi approvati oggi dal cdm, insomma. L'ipotesi non ha trovato posto nei testi.

Il consiglio dei ministri 

Il Consiglio dei ministri ha approvato invece due decreti legislativi in materia di ordinamento giudiziario. Il primo, in attuazione della legge delega, riguarda la disciplina dell'accesso in magistratura e le valutazioni di professionalità dei magistrati. Il secondo introduce una stretta alla disciplina del collocamento fuori ruolo dei magistrati ordinari, amministrativi e contabili.

La valutazione delle toghe

In caso di valutazione non positiva o negativa di un magistrato, si riducono le ipotesi di dispensa dal servizio, prevedendo comunque penalizzazioni economiche e di carriera. È quanto previsto in uno dei decreti legislativi per la riforma dell'ordinamento giudiziario approvato dal Consiglio dei ministri. Attualmente, dopo una valutazione negativa, per non essere escluso dalla magistratura occorreva per il magistrato avere obbligatoriamente una valutazione positiva. Con la riforma, ora può esserci anche una valutazione non-positiva (che è diversa da negativa): in questo caso il magistrato rimane in magistratura, è rivalutato dopo un anno e perde aumento di stipendio e progressione di carriera.

Fuori ruolo

Paletti per il collocamento fuori ruolo dei magistrati: non potranno essere collocati fuori ruolo prima del decorso di dieci anni di effettivo esercizio della giurisdizione e, fatti salvi incarichi presso istituzioni di particolare rilievo, sono necessari tre anni di esercizio prima di un nuovo collocamento fuori ruolo se il primo incarico ha avuto una durata superiore a cinque anni. Lo prevede uno dei due decreti approvato in Cdm. Viene inoltre codificato il principio della necessaria sussistenza di un interesse dell'amministrazione di appartenenza per consentire l'incarico fuori ruolo. Viene ridotto il numero massimo di magistrati collocati fuori ruolo: 180 per la magistratura ordinaria.

Ultimo aggiornamento: 28 Novembre, 00:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA