Benedetta Parodi: «C'è tanta cucina in tv, ma vince chi inventa sempre. La mia ricetta perfetta? Piatti casalinghi ma raffinati»

La giornalista ospite del BCT Festival di cinema e tv di Benevento: "Prezzi folli dagli chef stellati? La scelta è tua: se ci vai lo sai"

Sabato 24 Giugno 2023 di Michele Galvani
Benedetta Parodi: «C'è troppa cucina in tv, ma vince chi inventa sempre. La mia ricetta perfetta? Piatti casalinghi ma raffinati»

Dal nostro inviato

BENEVENTO - Stretta in un vestitino bianco, ma colorata (nel sorriso e nell'ottimismo) come i suoi piatti, Benedetta Parodi "cucina" la sua ricetta di vita. La giornalista, conduttrice e scrittrice, è ospite della settimana edizione del BCT Festival di cinema e tv di Benevento.

E si racconta.

Signora Parodi, non ci sarà troppa cucina in giro? Tv, social e show. In cosa pensa di differenziarsi?

«Io sono stata la prima. Ma non ho mai cambiato il mio modo di cucinare: ossia, massima resa e minino sforzo. Da una parte il mio modo di fare cucina è casalingo, dall'altra cerca di essere anche un po' raffinato, un po' speciale. Non scade mai nella ricetta poco bella da vedere. Poi sì, c'è troppa cucina, ma la seleziona naturale premia chi inventa qualcosa di diverso. Oggi sui social viene premiata l'estetica e la velocità, io a volte provo a replicare le ricette che vedo su Instagram e TikTok ma non vengono. Per avere successo e soprattutto durare nel tempo devi essere credibile, la gente che ti segue quando fa una tua ricetta deve sapere che viene, perché tu non la tradisci».

La cucina italiana ormai si divide tra innovazione e tradizione.

«Io sono una grande sostenitrice della contaminazione: senza contaminazione non ci sarebbero neanche i piatti della grande tradizione, penso che ci sia sempre buon gusto e un palato che sappia riconoscere cosa è buono e cosa è cattivo. Poi si può mangiare di tutto: alcune ricette è giusto che siano codificate: non sopporto che si venga criticati perché si aggiunge la cipolla a una amatriciana o si usa la pancetta affumicata invece che il guanciale in una carbonara. Detto questo, oggi la cucina italiana è fortemente contaminata da tanti ingredienti che sono arrivati, come frutta esotica o salmone. Sono passi avanti. L'importante è che la tradizione resti, noi italiani non perderemo mai la nostra identità».

 

Secondo lei è giusto pagare cifre folli per cenare dagli chef stellati?

«La scelta è tua: se ci vai lo sai che vieni castigato, a volte ti va bene altre ti va male. Io vedo l'alta cucina come una mostra espressionista, di un'arte difficile da capire. Se invece mangi l'amatriciana è come se andassi al cinema. Alla mostra ci vai ogni tanto, al cinema tutti i giorni».

Gli chef famosi, da Barbieri a Cannavacciuolo, li invidia?

«Li conosco tutti. Quando ho esordito più di 10 anni fa c'era diffidenza: prima c'erano solo loro, le pratiche erano complicate per la riuscita dei piatti, io ho scardinato quasta cosa: ho tirato fuori gli spinaci surgelati e loro si sono scandalizzati. Ma poi hanno capito che la cucina è stata apprezzata e siamo diventati amici. Io ho imparato molto da loro, li ho avuti tutti ospiti, si ruba qualcosa. Ho grande stima e ammirazione per loro, che sono degli artisti».

Lei scrive anche libri: quasi fosse una missione, oggi si legge sempre meno. 

«Ma non è così vero. I ragazzi, spinti da trend di TikTok ma anche da libri orribili che vengono pubblicizzati, leggono di più. Partendo anche dalla base di un libro sciocco o leggero, si può trovare il gusto tra una pagina e l'altra e poi si può salire nella scala della lettura. Rispetto a una decina di anni fa, c'è curiosità, si legge di più, è un trend positivo».

L'addio di Fabio Fazio l'ha colpita?

«Undici anni fa sono stata il primo volto famoso ad arrivare a Discovery, prima di me c'erano solo personaggi che facevano l'architetto e sono stati portati in televisione: io sono stato il primo talent, che era già talent, ad andare in un canale così. E' giusto che ci si evolva: lavorando a Discovery sono felice che la famiglia si allarghi».

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Il suo rapporto con il gossip? Ha un marito famoso (il giornalista sportivo Fabio Caressa) e in qualche modo state sempre un passo indietro alle copertine e ai rumors.

«Sono totalmente ignorante di gossip: io credo che finisci preda dei fotografi se non fai la vita casalinga mia e di Fabio, che andiamo a lavorare e torniamo a casa. Ogni tanto andiamo a qualche cena, però siamo due persone che hanno una vita normale. La nostra forza è la normalità».

Il suo obiettivo futuro? Cosa le manca?

«Televisivamente mi piacerebbe portare una sorta di "Menù di Benedetta" in televisione, perché me lo chiedono tutti: penso che sia una cosa che potrebbe funzionare sempre. Dal punto di vista dell'editoria, mi piacerebbe avere la costanza di scrivere un romanzo. Non un giallo sicuramente, magari un fantasy o qualcosa di autobiografico, tutti i giornalisti in fondo in fondo sognano di scrivere un romanzo».

Ultimo aggiornamento: 17:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA