Sventa il furto con la tecnica dell'abbraccio «Così ho consegnato i ladri ai carabinieri»

Mercoledì 14 Novembre 2018
Sventa il furto con la tecnica dell'abbraccio «Così ho consegnato i ladri ai carabinieri»
PIANIGA
«Ho capito subito che avevano qualcosa di strano. Non mi sono lasciato abbindolare e sono riuscito ad incastrarli». Ha l'aria di chi la sa lunga E.B., 70enne di Dolo. I soliti banditi del furto con tecnica dell'abbraccio pensavano di aver trovato il classico pollo da spennare, e invece hanno trovato pane per i loro denti. «Stavo camminando da Dolo a Cazzago, dopo aver comprato il giornale - racconta - ho visto quell'auto, una Golf, che ha rallentato per proseguire nella mia stessa direzione. Hanno fatto un paio di giri, sembrava mi stessero puntando». Da quell'auto, una donna, sembrava guardarlo. Fino a che non ha deciso di scendere. «Era piccola, grassottella, parlava bene l'italiano. Il compagno è rimasto in auto, lui invece pareva dell'Est. Si è avvicinata, un passo alla volta, e io ho capito che non significava niente di buono». La donna ha cercato di attaccare bottone con una scusa banale. «Mi ha chiesto: Scusi dov'è il Comune? E io le ho risposto: Quale Comune? Pianiga o Dolo? Un Comune, va bene lo stesso. Capite che la domanda non aveva senso? Io allora le ho spiegato dove fossero entrambi, nel frattempo mi sono appoggiato con la schiena al muro. Non so perché, ma temevo che qualcuno sarebbe arrivato da dietro per aggredirmi». E invece non era così, era la donna la predatrice che avrebbe dovuto colpire. L'approccio arriva poco dopo. «Mi ha chiesto Che ore sono? e io lo sapevo, ero appena uscito dal bar. Le 8.45. Ma è sicuro?, mi ha detto, e nel farlo ha messo una mano sul mio orologio. Non le ho dato il tempo: ho alzato le braccia d'istinto, e così non è più riuscita ad arrivarci. A quel punto, si è allontanata a piedi, dentro una laterale, mentre il compagno ha fatto come per seguirla in macchina». Il 70enne, però, ha fatto un passo indietro e ha preso il numero di targa. «A quel punto lui mi ha urlato contro: Che cosa stai facendo? Perché mi prendi il numero di targa? E io gli ho risposto: Non ti prendo la targa, chiamo proprio i carabinieri». In quel momento intervengono due amici del 70enne per aiutarlo. «Qualcosa che non va?», e l'uomo in macchina imbocca una strada che, però, è un vicolo cieco. A quel punto gli amici dell'anziano hanno bloccato la strada con le loro auto, e hanno impedito la fuga dei due prima dell'arrivo dei carabinieri. I militari, una volta sul posto, hanno portato i due in caserma e li hanno denunciati per il tentato furto e per un altro furto messo a segno nei giorni precedenti. Il 70enne, cardiopatico, ha avuto un malore subito dopo ed è finito all'ospedale. «Sono crollato, ma mi sono ripreso in fretta, solo un po' di stress. Niente di grave per fortuna. L'importante è stato far prendere con le mani nel sacco quei due ladri truffatori».
D.Tam.
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Ultimo aggiornamento: 05:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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