Sitmar-Sub non pagata licenzia 11 dipendenti

Sabato 17 Febbraio 2018
LICENZIAMENTO
VENEZIA Undici licenziamenti alla Sitmar-sub, la società specializzata che si occupa di interventi di ricerca a profondità elevata e di sorveglianza alle bocche di porto.
Dopo un paio di mesi si è conclusa la travagliata procedura con la Regione ed è stato trovato l'accordo con i sindacati. Il problema è la futura mancanza di commesse e un credito non pagato dal Consorzio Venezia Nuova di 460 mila euro che ha messo in ginocchio l'azienda della famiglia Falconi.
A fine dicembre, come era accaduto per la Mantovani, la Sitmar aveva comunicato la procedura di licenziamento collettivo dell'intero organico, cioè 23 lavoratori di cui 16 a tempo indeterminato e 7 a chiamata.
Ora qualcuno si è dimesso volontariamente, visto che le prospettive all'orizzonte non sono rosee, gli altri lavoreranno fino a giugno, fino a quando cioè è prevista la conclusione della commessa del Consorzio.
È scattato dunque il termine dei quattro mesi di preavviso per il licenziamento e se i lavoratori non si opporranno potranno eventualmente essere riassunti in caso vengano affidate nuove commesse.
Una procedura difficile, seguita per la Sitmar dagli avvocati Giuliano Marchi e Giada Palladini e dai consulenti Cinzia Decarolis e Luigi Brovazzo.
Anche perchè i lavori eseguiti non sono mai stati contestati, a differenza di quanto avvenuto per molte ditte di altri settori, ma i ritardi nei pagamenti da parte del macchinoso sistema e la crisi di liquidità hanno reso impossibile proseguire l'attività in queste condizioni. Eppure si tratta di un'azienda dalla competenza riconosciuta, che negli anni ha fatto degli investimenti specialistici notevoli e che dispone di personale preparato che ha effettuato rilevamenti in tutto l'Adriatico. (r.v)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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