SANTA MARIA DI SALA
Sono del posto sia il ladro che il ricettatore i responsabili

Giovedì 21 Giugno 2018
SANTA MARIA DI SALA Sono del posto sia il ladro che il ricettatore i responsabili
SANTA MARIA DI SALA
Sono del posto sia il ladro che il ricettatore i responsabili (presunti) del furto della porticina della teca degli olii santi rubati in chiesa a Caltana due settimane fa. Sembrava il furto su commissione perfetto, i due però non hanno fatto i conti con i carabinieri di Mirano, che li hanno incastrati in meno di una settimana, riconsegnando, martedì sera, il prezioso pezzo al parroco don Danilo Bovo.
IL FURTO
Per il furto sacrilego sono stati denunciati in due: B.F. e C.T., 57 e 67 anni, entrambi residenti in zona, rispettivamente per i reati di furto e ricettazione. A loro i militari dell'Arma sono risaliti dopo aver ricevuto la denuncia di don Danilo, che nel fine settimana aveva informato i fedeli della sparizione della porta del vecchio tabernacolo, un pezzo d'arte prezioso, messo anche sotto tutela dalla Sovrintendenza e che si pensa possa risalire addirittura al 1500. L'episodio aveva destato scalpore e sdegno, poi venerdì la notizia del ritrovamento aveva portato il parroco a suonare le campane a festa, per annunciare il lieto fine. Tutto risolto dunque. Qualcuno aveva prelevato il pannello in oro dall'altare principale, durante il normale orario di apertura del tempio, staccandola dalla custodia degli olii utilizzati per le funzioni religiose. Non aveva però fatto i conti con le telecamere di sorveglianza. I carabinieri, guidati dal maresciallo Felice Mastrisciano, le hanno acquisite e visionate, analizzando anche le tracce e le impronte lasciate dal ladro e riuscendo in breve tempo a identificare l'autore del furto. Gli occhi elettronici non hanno lasciato dubbi, immortalando il cinquantasettenne, già noto alle forze dell'ordine per reati simili, che, dopo essersi appropriato della porticina, aveva abbandonato la chiesa senza destare sospetti.
LA RESTITUZIONE
Fermato il ladro, i carabinieri hanno proseguito le indagini, giungendo a identificare anche il mandante, ovvero colui che avrebbe dovuto occuparsi poi di piazzare l'oggetto prezioso, anche lui pregiudicato. Nella sua casa, durante la perquisizione, i militari hanno infatti ritrovato e recuperato la porticina, subito sequestrata. Ottenuto nei giorni scorsi il nulla osta dell'Autorità giudiziaria, martedì sera il pannello d'oro è stato riconsegnato dai carabinieri di MIrano al parroco, alla presenza anche del sindaco Nicola Fragomeni. Indirettamente la porticina è stata restituita all'intera comunità di Caltana, che attraverso parroco e sindaco ha voluto ringraziare i carabinieri per l'impeccabile lavoro svolto. Che peraltro continua: i militari infatti vogliono approfondire le indagini alla ricerca di eventuali complici e studiare anche altri analoghi episodi verificatisi di recente in zona.
Filippo De Gaspari
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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