Quando la famiglia è gestita dalle donne Murgia e le evoluzioni sui tacchi a spillo

Mercoledì 26 Settembre 2018
Quando la famiglia è gestita dalle donne Murgia e le evoluzioni sui tacchi a spillo
IL LIBRO
Tutto è iniziato da un viaggio in traghetto da Olbia verso Civitavecchia. E da un tomo di 900 pagine con un titolo e una copertina che lasciavano intendere un argomento fantasy. Una lettura perfetta per distrarsi durante la traversata, aveva pensato Michela Murgia, acquistando al volo quel libro poco prima di imbarcarsi. Era il 2002 e non poteva immaginare quanto Le nebbie di Avalon di Marion Zimmer Bradley avrebbe cambiato il suo sguardo sulle cose. Ce lo racconta ora in quello che si può definire un memoir edito da Marsilio e dal titolo L'inferno è una buona memoria (pp.116, euro 12), nella nuova collana PassaParola, in cui gli scrittori raccontano quali libri li hanno influenzat. La scrittrice sarà oggi a Venezia alla libreria MarcoPolo della Giudecca, alle ore 20.
STORIA SPARTIACQUE
«Le nebbie di Avalon racconta la materia di Britannia, e quindi le vicende di re Artù e dei cavalieri della Tavola Rotonda, dal punto di vista femminile. Morgana, Morgause Ginevra, Igraine, Viviana sono le protagoniste della narrazione: sono loro che tessono i destini degli uomini e non viceversa, come racconta invece la tradizione» spiega Michela Murgia. «Questo ribaltamento fu per me una rivelazione: quando sbarcai a Civitavecchia avevo raggiunto la piena consapevolezza della mia anima femminista». Un gran cambiamento di prospettiva, a cui si aggiunge anche una visione differente della fede: insomma più che un libro, uno spartiacque capace di segnare un prima e un dopo. «Si parla spesso di matriarcato in Sardegna, ma io trovo che il termine non sia appropriato. La parola giusta è matricentrismo: tutta la famiglia ruota intorno alle donne, che hanno un certo tipo di potere, ma anche una enorme responsabilità: se si sottraggono al loro ruolo, tutto il sistema crolla». Le donne hanno sì raggiunto in molti casi posizioni di prestigio ma hanno ancora quella che si definisce la sindrome di Ginger Rogers: che vuol dire fare le stesse evoluzioni di Fred Astaire, ma sui tacchi a spillo e all'indietro.
MIGLIORISMO AL FEMMINILE
«Si chiama migliorismo: se vogliamo essere uguali agli uomini dobbiamo essere migliori: professionalmente ai massimi livelli ma anche tempo madri perfette e capaci di prendersi cura di tutti». Certo di strada ne è stata fatta tanta, da quando uscì la saga di Avalon nei primi anni Ottanta, ad oggi. È la stessa Murgia a farlo notare nel suo memoir. «Se lo leggessi adesso non direi più che è un libro femminista, perché le protagoniste hanno sì il potere ma è magico, il che non è così rivoluzionario. E poi c'è sempre in loro la tendenza al prendersi cura, a risolvere i problemi creati dagli uomini». Di questo e di altri aspetti parlerà l'autrice nel suo tour veneto di presentazione de Linferno è una buona memoria. domani a Venezia alla libreria MarcoPolo della Giudecca, alle ore 20.
Laura D'Orsi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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