Lo Stabile prepara il ricorso

Mercoledì 25 Aprile 2018
Lo Stabile prepara il ricorso
L'AFFONDO
Il tempo delle attese (senza spiegazioni plausibili) è finito. Il Teatro Stabile del Veneto (Tsv) lancia la sfida dopo il declassamento stabilito dal Ministero per i Beni culturali. Un'attesa che ha rinvigorito la volontà del Tsv di ribadire le proprie ragioni anche ipotizzando un ricorso al Tar contro il provvedimento ministeriale. Un'ipotesi che sempre più sta prendendo piede tra i membri del Consiglio di amministrazione dell'ente che ieri si è riunito informalmente a Padova. «Siamo consapevoli - sottolinea il presidente Angelo Tabaro - che un ricorso alla giustizia amministrativa sarebbe un atto gravido di conseguenze per tutto il settore, ma riteniamo fondamentale una riscrittura della legge sul teatro fino a questo momento rimasta lettera morta. Di conseguenza il Cda ha dato mandato allo stesso Tabaro, al vicepresidente Gianpiero Beltotto e al consigliere Franco Oss Noser di verificare soluzioni alternative che consentano di ritrovare il dialogo con il Ministero con l'obiettivo di rivedere il pesante giudizio sullo Stabile e che colpisce tutto il Nordest. Insomma, la Commissione consultiva per il teatro del Ministero che ha sancito la bocciatura potrebbe trovarsi davanti ad un nuovo fronte.
NUOVI ORIZZONTI
E in questo senso il Tsv ha annunciato la volontà di aprire un tavolo di confronto con i soci (Regione Veneto, Comuni di Padova e di Venezia) per verificare un'eventuale ipotesi di taglio delle risorse, che avrebbe conseguenze nefaste sulla programmazione, nel rapporto con gli spettatori a danno dei risultati positivi realizzati nel corso dell'ultimo triennio. «La solidarietà ottenuta dalla presidente del Senato e da numerose altre istituzioni - sottolinea il vicepresidente Beltotto - ci spinge a rilanciare la nostra battaglia: i cavilli burocratici non devono fermare un percorso di crescita che, proprio in questi giorni, ci vede impegnati nel dialogo con altre città del Veneto interessate al Teatro stabile del Veneto». E per questo il Tsv ha annunciato anche un grande evento a Verona aperto al pubblico nei primi giorni di giugno per presentare il proprio progetto di sviluppo in tutto il Nordest.
IL MONDO POLITICO
Nel frattempo ieri a Palazzo Balbi si è tenuto l'incontro tra gli assessori alla Cultura del Nordest. Alla riunione erano presenti l'assessore Cristiano Corazzari (Veneto); Gianni Torrenti (Friuli Venezia Giulia) Tiziano Mellarini (Trento) e Franco Oss Noser come presidente di Agis Tre Venezie. Gli assessori hanno annunciato la volontà di dire no al declassamento del Tsv a fronte di un progetto di successo di produzioni e di pubblico avviato in questi anni. Per questo verrà costituito anche un gruppo di lavoro che esamini e confronti le disposizioni normative regionali per avviare buone prassi nel settore del teatro interregionale anche con l'utilizzo dei fondi strutturali per le imprese culturali e creative. In quest'ambito è stata presentata anche l'attività dell'Ufficio Ocse per la cultura che si sta occupando della mappatura delle imprese culturali e creative per favorire una nuova e efficace politica culturale in tutto il Nordest.
Paolo Navarro Dina
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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