LA STORIA
MUSCAT
Come inventare un marchio di lusso nel 1989 e come reinventarlo

Martedì 23 Gennaio 2018
LA STORIA
MUSCAT
Come inventare un marchio di lusso nel 1989 e come reinventarlo oggi, a quasi 30 anni dalla sua nascita. Ci riuscì la Lexus nel 1989 con la prima LS e oggi vuole provarci di nuovo partendo dalla stessa idea di allora: ridefinire l'idea di ammiraglia. Il primo atto è stato proprio la nuova LS, ma il vero punto di svolta potrebbe essere il modello derivato dalla LF-1 Limitless, il concept presentato all'ultimo Salone di Detroit. È un crossover, e sembra banale di questi tempi, ma non se si parla di ammiraglia e di una casa che ha sempre inseguito i brand europei e i loro simboli. Il ruolo di snodo tra passato e futuro sta anche nel nome perché la sigla di progetto della prima LS era F1 (F come Flagship) mentre quel Limitless indica che possiamo immaginare senza limiti quello che c'è sotto il suo cofano: dall'elettrico alle fuel cell ad idrogeno, dal motore a benzina all'ibrido plug-in fino a quello tradizionale che comparve per la prima volta nel 2004 sulla RX che nel 1998 fu il primo Suv premium portando ad un livello più alto la stessa ricetta sperimentata qualche anno prima sulla Toyota RAV4 ovvero telaio monoscocca, sospensioni indipendenti e trazione integrale senza ridotte o differenziali bloccabili.
COME METALLO FUSO
La LF-1 è dunque il manifesto di un marchio che si prepara ad accogliere l'elettrificazione, in tutte le forme e i gradi, su tutti i propri modelli entro il 2025. La LF-1 è stata disegnata al Calty, il centro stile che Toyota ha in California e ha proporzioni decisamente atletiche con i suoi 5 metri per 2 di larghezza e 1,6 di altezza, ma soprattutto per l'equilibrio dei volumi e le grandi ruote su cerchi da 22 pollici. I designer l'hanno immaginata come metallo fuso che sta per diventare una katana, la spada dei samurai, e l'hanno dipinta di color oro come un esemplare da collezione e non da battaglia. Per quella vera, quella in cui le lame si incrociano con le concorrenti, c'è ancora tempo: forse un anno, quando Lexus compirà i suoi primi 30 anni, o forse di più, ma la LF-1 è comunque un manifesto di stile e di tecnologie che vedremo sulle Lexus del futuro e che già si intravvedono sulla nuova LS. E visto che parliamo di tempo, l'elemento fondamentale del frontale rimarrà la calandra a clessidra, ma sarà ancora più spavalda e vorace da mangiare un po' dei gruppi fari anteriori e dei paraurti arrivando fin quasi ai passaruota. Le luci posteriori invece si uniranno mentre l'abitacolo sarà ispirato alla filosofia Omotenashi parola che in giapponese indica sia l'ospite sia il cliente e dedicherà uno spazio al guidatore, anche questa non è una cosa banale nei giorni in cui si parla di auto senza volante né pedali.
La LF-1 è dotata di sistema di guida autonoma, attivabile attraverso la funzione Chaffeur e i suoi interni, con selleria in pelle color champagne e cacao, sono rivestiti in legno microforato per offrire un'illuminazione diffusa. La LF-1 è dotata di navigazione 4D, che tiene conto anche del tempo, e offre a tutti e 4 gli occupanti un interfaccia basata su comandi gestuali e con feedback aptico. Così, potremo sentirci il futuro tra le mani.
N.Des.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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