L'INCONTRO
Per l'occasione sono arrivati direttamente dallo Iuav, l'Istituto

Venerdì 25 Maggio 2018
L'INCONTRO Per l'occasione sono arrivati direttamente dallo Iuav, l'Istituto
L'INCONTRO
Per l'occasione sono arrivati direttamente dallo Iuav, l'Istituto di Architettura di Venezia. Il piatto era particolarmente ghiotto. Il confronto tra una archistar inglese che si fregia anche del titolo di Sir come David Chipperfield e un giovane professionista di settore come lo svizzero Simon Kretz. Insomma, niente di meglio che discutere tra generazioni diverse sul futuro di un settore che, da tempo, è all'attenzione di tutti. E lo è anche di Rolex che, in collaborazione con la Fondazione Cini, ha organizzato nella Sala delle Capriate, nel cuore dell'isola di San Giorgio, a pochi passi dal nuovo Padiglione vaticano con le dieci cappelle realizzate da altrettanti studi di architettura, una tappa del percorso Mentor & Protegè: ovvero incontri che mettono a confronto le generazioni sui temi più disparati. Questa volta, complice la Biennale Architettura l'incontro tra i due professionisti davanti agli studenti.
LO SCAMBIO DI IDEE
E sono state proprio le riflessioni sull'urbanistica e al progetto architettonico di Kretz dedicato ad una zona di Londra, ad essere il momento di confronto con Chipperfield che, a livello generale, ha colto così l'occasione per affrontare temi a lui cari come l'architettura declinata con l'urbanistica e il ruolo sociale del proprio mestiere in un sistema di grandi trasformazioni. Stimolati dalle domande di Beatrice Galilee, scrittrice, critica e docente di arte contemporanea, Chipperfield ha raccontato il modo di elaborare un progetto, di come ne viene determinata la forma e di come trasferirlo dalla carta alla realtà. E sulla stessa linea, malgrado un punto di partenza iniziale diverso, anche Simon Kretz che da protegè ha spinto il suo mentore a valutare il suo progetto di rivitalizzazione e riqualificazione urbana di una zona periferica della città di Londra. In questo senso i due architetti si sono così ritrovati a ragionare sul progetto londinese (diventato anche libro per l'occasione) cercando di analizzare la sua complessità dal punto di vista economico, politico e sociale ribadendo comunque la filosofia di base: mettersi al servizio del bene comune.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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