IL LIBRO
L'ingenuità del 68 finisce nel gorgo della lotta armata. In un

Lunedì 25 Giugno 2018
IL LIBRO
L'ingenuità del 68 finisce nel gorgo della lotta armata. In un Veneto scosso dalle lotte operaie la storia di un gruppo di ragazzi di vent'anni che si affacciano alla vita vera e finiscono invischiati in un assassinio e in una storia intricata.
La giovane ex operaia Emilia Bettàle viene trovata sgozzata in un fosso vicino a Marano a pochi chilometri da Schio. È la prima di una catena di morti misteriose che intrecciano l'Alto Vicentino con Cesenatico, Francoforte, Reggio Emilia, la Puglia. Una storia complicata e misteriosa che il maresciallo dei carabinieri Giovanni Piconese riesce a collegare in una pista che si intreccia tra il nascente terrorismo delle Brigate Rosse e quello nero di Freda e Ventura. E in mezzo, a complicare il quadro e a menare le danze come al solito i servizi segreti e la strategia della tensione.
LA STORIA
L'inizio degli anni di piombo visto e raccontato dalla provincia veneta di montagna, una zona che Umberto Matino nel suo «I Rossi» (Edizione Biblioteca dell'Immagine, pagine 417) fa diventare il centro di una storia avvincente. In questo libro denso e scorrevole, fin troppo ricco di affreschi storici in certi momenti, ma anche pieno di piacevoli scoperte (non solo sui Cimbri), l'Alto Vicentino diventa quasi protagonista. Le sue fabbriche tessili nate con la Serenissima e il patrizio Tron ma diventate esempi da rivoluzione industriale con Alessandro Rossi e i Marzotto, sono il palcoscenico di uno snodo della storia collettiva italiana che Matino racconta scomponendola in quelle individuali di Giorgio, Federica, Marco, Gildo. Ragazzi che vengono sconvolti dal brutale assassinio di Emilia, operaia licenziata e governante bambinaia. Ma chi poteva uccidere con un netto taglio alla gola quella donna del popolo per giunta incinta? Il portafoglio ancora addosso, nessuna violenza, Emilia era scomparsa il giorno prima dopo aver accompagnato il figlio del ragionier Alfredo Ruaro all'Asilo Infantile A. Rossi, Schio. Sempre lui, l'imprenditore illuminato che aveva costruito case uguali per operai e dirigenti e che per molti all'alba degli anni 70 era diventato simbolo di sfruttamento e vessazione. Tanto da scatenare lotte operaie e accendere le prime scintille di una rivoluzione che finirà nel sangue e nella fine delle utopie.
Maurizio Crema
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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