I FINALISTI
Alla 91ma edizione degli Oscar, che verranno consegnati a Los Angeles

Mercoledì 23 Gennaio 2019
I FINALISTI Alla 91ma edizione degli Oscar, che verranno consegnati a Los Angeles
I FINALISTI
Alla 91ma edizione degli Oscar, che verranno consegnati a Los Angeles il 24 febbraio, un trionfatore c'è già: è la Mostra di Venezia che ha collezionato la bellezza di 39 nomination divise tra otto film. Un autentico record, che conferma la lungimiranza delle scelte del festival ospitato in Laguna e diretto da Alberto Barbera, e la sua importanza strategica nel panorama cinematografico mondiale. Roma di Alfonso Cuaròn e La Favorita di Yorgos Lanthimos, i due film che, con 10 candidature ciascuno, affronteranno il duello finale all'Oscar, nel settembre scorso avevano infatti ricevuto i massimi premi della Mostra: a Roma è andato il Leone d'oro, a La Favorita, intrigante racconto in costume, il Leone d'argento e la Coppa Volpi, attribuita alla protagonista Olivia Colman. Ma tra i finalisti di quest'anno figurano anche altri titoli presentati in Laguna come The First Man il primo uomo, A Star is Born, Van Gogh alle soglie dell'eternità, La Ballata di Buster Scruggs, Opera senza autore.
DOPPIA STATUETTA
E come sarà l'Oscar quest'anno, alla luce delle nomination annunciate ieri? Affollato di nomi nuovi, con molti stranieri, una vasta rappresentanza del cinema afroamericano, una sola regista. Roma, il potente amarcord in bianco e nero firmato da Alfonso Cuaròn, parlato in spagnolo è prodotto da Netflix e risulta candidato anche nella categoria del miglior film straniero. E potrebbe perciò, primo titolo nella storia degli Academy, ricevere entrambe le statuette. Ma qualunque sarà l'esito della notte delle stelle già da ora Netflix, che ha spaccato il mondo del cinema, può brindare: ha avuto in tutto 15 nomination di cui una, per la prima volta, nella categoria del best picture in cui l'opera di Cuaròn dovrà vedersela con gli altri sette finalisti. La lista comprende Blackkklansman di Spike Lee che ha avuto sei candidature (ed era stato presentato al Festival di Cannes, che ne colleziona dieci), il campione d'incassi mondiale Bohemian Rhapsody, appunto La favorita, Green Book di Peter Farrelly passato alla Festa di Roma che ha totalizzato otto nomination (5 al film di Farrelly, tre a Se la strada potesse parlare di Barry Jenkins)), A Star is Born di Bradley Cooper, otto candidature proprio come Vice - l'uomo nell'ombra. Corre come miglior film dell'anno, a sorpresa, anche Black Panthers arrivato in finale in ben sette categorie: cacciato dalla porta delle polemiche, il nuovissimo e per ora congelato premio al film «più popolare dell'anno» rientra dunque dalla finestra della candidatura plurima di questo kolossal di supereroi tutti neri, ispirati ai fumetti, che ha sbancato i botteghini.
SFIDA TRA ATTRICI
Tra le finaliste come migliore attrice spicca la protagonista di A Star is Born Lady Gaga, popstar esordiente sullo schermo, che avrà contro la sconosciuta debuttante messicana Yalitsa Aparicio (interpreta la toccante governante di Roma), Glenn Close (la moglie ghoswriter di The Wife - vivere nell'ombra), Olivia Colman (la formidabile regina di La Favorita), Melissa McCarthy (Copia non originale). Tra gli attori protagonisti la lotta sarà tra Bradley Cooper (A Star is Born), Christian Bale (il sorprendente Dick Cheney di Vice), Willem Dafoe (intenso Van Gogh - alle soglie dell'eternità), Rami Malek (il Freddie Mercury di Bohemian Rhapsody), Viggo Mortensen che fa un irresistibile italoamericano in Green Book. Spike Lee è candidato per la prima volta come migliore regista e avrà come rivali Lanthimos, Cuaròn, Adam McKay, Pawel Pawlikowski per Cold War, un film entrato anche nella cinquina del miglior film straniero. E per La favorita è stato candidato l'intero cast: oltre a Olivia Colman, sono in lizza le non protagoniste Emma Stone e Rachel Weisz. Tra gli esclusi eccellenti spicca Emily Blunt, la nuova Mary Poppins nel musical di Rob Marshall mentre a Bradley Cooper, esordiente dietro la cinepresa, brucia l'esclusione dalla corsa per la migliore regia. E trionfa il bianco e nero che fa da sfondo sia a Roma sia a Cold War, due tra i migliori film dell'anno.
DUE BAMBINI
Insieme con la toccante opera autobiografica di Cuaròn e alla storia d'amore firmata Pawlikoski, sono in gara per la statuetta del miglior titolo straniero anche Cafarnao, sconvolgente epopea di due bambini nel Libano devastato dalla guerra firmato dalla regista Nadine Labaki (la sola donna finalista), Opera senza autore di Florian Henckel von Donnersmarck, coprodotto da RaiCinema, Un affare di famiglia del giapponese Kore'eda Hirokazu, Palma d'oro a Cannes. E l'Italia? E' fuori. Dogman di Matteo Garrone non era entrato nemmeno nella lista preliminare di nove titoli straineri da cui sono stati pescati i cinque finalisti. Ma resta la soddisfazione di sapere che Sara Pichelli, disegnatrice 35enne di Porto Sant'Elpidio, ha preso parte alla realizzazione di Spider-Man: Un Nuovo Universo in finale tra i cartoon. È già qualcosa.
Gloria Satta
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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