«Vietato non toccare»: benvenuti al Museo del bambino di Verona

Mercoledì 23 Gennaio 2019
«Vietato non toccare»: benvenuti al Museo del bambino di Verona
IL PROGETTO
Sarà un museo fuori dagli schemi: libero, da toccare e provare, e votato alla curiosità. Quella prima di tutto dei bambini fino a 12 anni a cui è dedicato, ma anche dei loro genitori. È il Children's Museum Verona che a maggio aprirà i battenti all'interno degli spazi di archeologia industriale degli ex Magazzini Generali, a Verona Sud, di proprietà della Fondazione Cariveriverona. E proprio il presidente di Fondazione Cariverona, Alessandro Mazzucco, ha aperto ieri a Verona la presentazione di questo progetto che fa della città scaligera la quarta in Italia, dopo Roma, Milano e Genova, e la prima nel Nord Est, ad ospitare un Children's Museum, progettato per l'occasione dal gruppo Pleiadi, realtà con sede a Limena (Padova) che si occupa di comunicazione scientifica a 360 gradi, rendendo la scienza accessibile ai bambini.
LE NOVITÀ
Il museo si svilupperà su due piani per un totale di 650 metri quadrati. Al piano terra sorgerà il ThinkLab, il laboratorio interattivo dove i bambini potranno con attività scientifiche, dove la manualità la fa da padrona, sperimentare meccanica e falegnameria, robotica e scrittura creativa, arte e pittura sullo stile dell'Exploratorium di San Francisco. Uno spazio che nascerà grazie anche al contributo di Funder35, bando promosso da più fondazioni bancarie, con il patrocinio dell'Acri (Associazione di fondazioni e di Casse di Risparmio Spa). Qui i bambini potranno creare con materiali poveri cose e oggetti, quadri e sculture che poi potranno portarsi a casa. Al primo piano, dove si entrerà scalzi, adulti compresi, ci sarà la live experience: un open space immersivo dove la parola d'ordine sarà vietato non toccare. Qui, discipline differenti formeranno un unico processo formativo, con la proposta di cinque atmosfere dove viverle: aria, acqua, luce, trasformazione, scienze nascoste. Qui i bambini, con esperimenti divisi per fasce di età saranno liberi di sperimentare ed imparare, giocando. «All'interno i bambini troveranno poi tante altre sorprese - spiega Alessio Scaboro, presidente Gruppo Pleiadi e direttore scientifico di Children's Museum Verona . Vi sarà una mucca da mungere, un armadio magico dove potranno cambiarsi e diventare astronauti come pompieri. A guidarli, ci sarà l'explainer, figura professionale che più che rispondere alle domande ne pone di nuove, che più che fornire soluzioni stimola il ragionamento».
L'ORGOGLIO
«Verona è orgogliosa di ospitare uno spazio espositivo tanto moderno e attuale ha detto il sindaco Federico Sboarina -. Questa nuova realtà si sposa con le linee della mia amministrazione sotto molti aspetti. Non solo siamo convinti che la famiglia sia la cellula fondante della nostra società e la sosteniamo con azioni mirate, siamo inoltre convinti assertori dell'importanza della riqualificazione urbana dei quartieri per renderli attrattivi. E questo progetto è un ulteriore tassello alla riqualificazione urbana dell'area di Verona Sud».
«Oggi la naturale curiosità che alimenta la ricerca della conoscenza del bambino non trova risposte adeguate nelle sorgenti istituzionali, vincolate a modelli tradizionali ha sottolineato il presidente Mazzucco -. Questo progetto diventa quindi l'occasione per offrire opportunità di conoscenza e formazione modulate sui livelli di apprendimento di età infantili, integrate con l'interpretazione libera, giocosa propria dell'intelletto vivace dei fanciulli, di qualità garantita da competenza scientifica. Un aspetto che rientra a pieno delle finalità della Fondazione e per questo l'abbiamo fin da subito sostenuto».
«Crescere nuove generazioni curiose e appassionate è l'obiettivo del Children's Museum ha concluso Lucio Biondaro, vicepresidente Gruppo Pleiadi . Elemento sperimentale e gioco, ovvero attività capaci di creare emozioni e ricordi positivi sono al centro dell'esperienza nel museo, che renderà Verona sempre più città internazionale a misura di famiglia e di bambino. Vogliamo dare ai giovani di oggi gli strumenti necessari per capire, e quindi ripensare, il mondo di domani».
Massimo Rossignati
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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