Gorizia, una ciocca di capelli per capire la morte di Carlo X

Giovedì 29 Novembre 2018
LA RICERCA
Carlo X di Francia, nato a Versailles nel 1757 e Conte d'Artois per volontà del nonno Luigi XV, fa parlare di sé in questi giorni per una vicenda che lo lega a Gorizia, dove morì il 6 novembre 1836 ospite in esilio degli Asburgo. Da Parigi è giunto a Gorizia Philippe Charlier, anatomo-patologo che intende fare chiarezza sulle reali cause del decesso del sovrano. La Fondazione Coronini, con sede nell'omonimo palazzo del capoluogo isontino dove il re deposto morì, è stata contattata tramite Antonio Perciaccante, medico internista all'ospedale cittadino, che collabora con Charlier nelle sue ricerche storiche. L'interesse del medico francese, che all'università Paris-Descartes guida un team multidisciplinare impegnato nei campi dell'antropologia forense, della diagnosi retrospettiva, della paleopatologia e della patologia, è una ciocca di capelli conservata in una busta, custodita a sua volta in una scatola d'avorio, su cui è scritto: Capelli di Sua maestà il defunto re Carlo X, Gorizia 6 novembre 1836. Perciaccante e Charlier si sono dimostrati molto interessati e hanno prelevato alcuni capelli per sottoporli ad analisi ed esami, per accertare con le tecniche di oggi la causa della morte del re, a 79 anni, attribuita all'epoca al colera.
DALL'OTTOCENTO AL OGGI
La ciocca di capelli fu acquistata dal conte Guglielmo Coronini nel 1959 da un medico di Feltre con la mediazione di una conservatrice del locale museo civico, ma non si sa attraverso quali passaggi fosse giunta nelle mani del precedente proprietario. Il conte la pagò 20.000 lire. Charlier, 41 anni, è specializzato nello studio di antichi resti umani e mummie. Oltre che per le sue ricerche, condotte anche sui resti di alcuni personaggi storici illustri come Riccardo Cuor di Leone, Diana di Poitier, Luigi IX, le false reliquie di Giovanna d'Arco e i resti di Hitler a conferma della sua morte nel bunker di Berlino, è noto anche per aver partecipato a numerose trasmissioni televisive, tra cui Secret d'histoire su France 2, che già aveva dedicato una puntata alla duchessa di Angoulême girata anche a Palazzo Coronini. L'intenzione, nel caso di Carlo X, sepolto nel Monastero di Castagnevizza ora in Slovenia, a Nova Gorica, è verificare se il nobile sia morto o meno per cause naturali.
SOVRANO POCO AMATO
Già prima della rivoluzione francese fu tra gli artefici della cacciata del ministro delle Finanze Jacques Necker, scintilla che portò alla presa della Bastiglia, e nei sei anni in cui regnò prima di esser costretto ad abdicare (dal 1824 al 1830), si segnalò per un piglio decisamente reazionario anche per i tempi della Restaurazione post Napoleone. Pure in famiglia non era benvoluto: preferì indicare successore al trono non il figlio primogenito, ma il nipote Enrico (figlio del secondogenito) di nemmeno 10 anni, deposto dopo pochi giorni per far posto a Luigi Filippo d'Orléans che lo spinse all'esilio. Entrò poi in conflitto con la nuora, la duchessa di Berry. Gli indiziati per un eventuale delitto del passato, non mancano.
Lorenzo Marchiori
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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