Al museo M9 le immagini dei grandi maestri della fotografia italiana

Lunedì 21 Gennaio 2019
Un racconto di storie d'autore dell'Italia del secolo scorso. Una narrazione, quella proposta dalla mostra «L'Italia dei fotografi», all'M9-Museo del Novecento, a Mestre, fino al 16 giugno prossimo, fatta di 230 immagini, ora di forte impronta sociale, come gli omicidi di mafia di Letizia Battaglia o «I travestiti» di Lisetta Carmi, ora di suggestive istantanee, percezioni di paesaggi, come per Luigi Ghirri, ora di realtà-finzione, come per gli scatti di Tazio Secchiaroli sul set di «Amarcord» dove il vero protagonista è Federico Fellini più che gli attori. L'esposizione curata da Denis Curti, la prima mostra «temporanea» promossa dal Museo multimediale dedicato al «secolo breve», si muove lungo una narrazione a più voci, 24 «storie d'autore. Catalogo Marsilio. In esposizione immagini di Riccardo Moncalvo, Nino Migliori, Mario Giacomelli, Ugo Mulas, Gianni Berengo Gardin e Carla Cerati. Ci si immerge nel paesaggio, nelle città, nelle mutazioni della società con le fabbriche di Gabriele Basilico, la Venezia notturna e senza persone di Luca Campigotto, gli spazi saturi di colori di Franco Fontana, la Napoli di Mimmo Jodice, il «neorealismo» di Fulvio Roiter, fino alle spiagge con bagnanti degli inizi degli anni 90 di Massimo Vitali. A offrire altre suggestioni, ad aprire altri interrogativi, le foto di Olivo Barbieri, Giovanni Chiaromonte, Mario Cresci, Mario De Biasi, Maurizio Galimberti, Francesco Jodice, Ferdinando Scianna
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