Adria ricorda Gianfranco Scarpari figura di intellettuale e scrittore

Giovedì 22 Marzo 2018
LA CELEBRAZIONE
Non esiste futuro se non nell'amore per la tradizione. Su questo leit-motiv, Adria, a dieci anni dalla sua morte avvenuta il 23 marzo 2008, all'età di 84 anni, è pronta a rendere omaggio a Gianfranco Scarpari. Quest'anno ricorre il decennale della sua scomparsa. Ingegnere, uomo politico, giornalista, scrittore, Scarpari era un uomo che si immedesimava con la sua città, detentore di una memoria eccezionale per quantità e varietà di ricordi ed una personalità complessa e controcorrente.
I PROGETTI
Era una figura poliedrica di cui la rivista Rem e il Presidio del libro di Adria, con il coinvolgimento dell'amministrazione comunale, della Biblioteca Comunale, della Fondazione scolastica Carlo Bocchi e della Fondazione Mecenati, stanno cercando di rilanciare la memoria e l'opera attraverso una serie di eventi. Le opere narrative di Scarpari ebbero, in vita l'autore, un notevole successo tanto che furono pubblicate da case editrici importanti come Marsilio e Neri Pozza. Anche la sua attività di pubblicista sulle pagine del Gazzettino e di altre riviste ebbe un notevole successo. Alcuni articoli sono ancora oggi di attualità focalizzati su temi quali la conservazione del patrimonio artistico architettonico, l'attenzione al paesaggio, la denuncia dell'aggressione del cemento verso patrimoni ambientali irripetibili e delicati. Per rivalutare l'insieme dell'opera di Scarpari il gruppo di lavoro ha deciso di affidarsi alle giovani generazioni per far conoscere loro la sua figura.
COINVOLTE LE SCUOLE
«Il coinvolgimento, mediante un progetto didattico specifico, di alcune classi del liceo Bocchi Galilei ad indirizzo classico e scientifico, con incontri di esperti quali Sandro Marchioro, Antonio Lodo e Alberto Gambato sta prendendo forma e porterà i risultati di questo loro lavoro in diverse occasioni pubbliche - spiega la figlia Monica -. Il progetto prevede la lettura e l'analisi di alcune opere di Scarpari e la realizzazione di video che fisseranno i cardini della biografia dell'autore partendo dai luoghi in cui è vissuto ed ha operato. I video verranno presentati nel corso di un convegno a lui dedicato, affiancandosi alle relazioni di studiosi e conoscitori della sua opera durante una giornata di studi che si terrà a maggio ad Adria. «Crediamo che tali attività, alle quali potranno aggiungersene altre in futuro, abbiano la finalità di far conoscere la figura e l'opera di mio padre in un ambito ben più ampio rispetto a quello cittadino - sottolinea la figlia - . Obiettivo indispensabile alla riuscita del progetto, che si spera di raggiungere, è la ripubblicazione di due delle sue opere narrative più significative: Valzer imperiale e Gli anni della cornacchia.
POLESINE E MITTELEUROPA
Personaggio di statura mitteleuropea Scarpari di Pra' Alto, nato ad Adria nel 1924, apparteneva ad una famiglia di origini trentine e di antiche tradizioni nobiliari. Suo padre, l'architetto Giambattista, affiancò alla professione l'attività di archeologo. Dai genitori ereditò le sue passioni: la progettazione e l'amore per la scrittura. Dopo gli studi classici, si laureò in ingegneria a Padova e seguì le orme del padre. il suo interesse per la scrittura si manifesto fin da quando iniziò a collaborare con Il Gazzettino in rubriche di cultura locale e di storia dell'architettura veneta e polesana. Dalla collaborazione con il quotidiano del Nordest, anche su influenza del cugino Gian Antonio Cibotto, nacque l'amore per la letteratura che lo spinse a pubblicare i suoi primi libri. Con la corsa nel tempo vinse la XLIII edizione del Premio letterario veneto Settembrini. Un anno dopo la sua morte, la moglie Brunetta Martinolli e i figli Monica e Giovanni Battista avevano dato alle stampe un libro, edito da Apogeo Editore: Gianfranco Scarpari, una vita narrata.
Guido Fraccon
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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