LA POLEMICA
UDINE Mentre in Regione si ragiona sul futuro della società Ferrovie Udine Cividale (Fuc), il comitato pendolari Alto Friuli porta l'attenzione sulle «lamentele dei viaggiatori» e sprona l'amministrazione a trovare una soluzione urgente. Il primo tema, come spiega il comitato, è quello dei lavori. «Da tempo sono stati stanziati dalla Regione dei fondi per dotare la linea Udine-Cividale del sistema di controllo marcia treno (Scmt) che consente di controllare in tempo reale la circolazione, legge quanti treni ci sono e, se per un errore umano ci sono due convogli in linea, li blocca. Ma questo intervento - dice il comitato - ancora non è stato fatto». E questo, sostiene, crea disagi ai pendolari, visto che «da agosto è in vigore la circolare dell'agenzia sulla sicurezza ferroviaria che impone il limite di 50 all'ora per tutte le linee a binario unico non munite di sistema di controllo marcia treno». Per la Udine-Cividale, la direttiva si traduce nel fatto che «adesso la littorina deve fare la spola andata e ritorno e deve viaggiare a 50 chilometri all'ora. Sono state ridotte le corse e alcune sono state sostituite con bus. Questo - rileva il comitato - determina un aumento dei tempi di percorrenza e quindi, a catena, causa il problema delle coincidenze a Udine, da e per Venezia e Trieste». Insomma, «i pendolari si lamentano e chiedono una soluzione rapida». Per questo il comitato chiede con urgenza «un incontro con l'assessore ai Trasporti. Nell'occasione, vorremmo parlargli anche delle altre linee ferroviarie, per riprendere il dialogo del tavolo tecnico con Regione, Trenitalia e Rfi che aveva portato a dei buoni risultati in ambito di orari e tariffe. Inoltre, i pendolari vogliono essere ascoltati anche in prospettiva della futura redazione del nuovo contratto di servizio con Trenitalia. Quello attuale è stato prorogato fino a fine anno ed è prorogabile ancora per un anno. Ci farebbe piacere essere partecipi della redazione delle linee guida».
Cdm
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© RIPRODUZIONE RISERVATA UDINE Mentre in Regione si ragiona sul futuro della società Ferrovie Udine Cividale (Fuc), il comitato pendolari Alto Friuli porta l'attenzione sulle «lamentele dei viaggiatori» e sprona l'amministrazione a trovare una soluzione urgente. Il primo tema, come spiega il comitato, è quello dei lavori. «Da tempo sono stati stanziati dalla Regione dei fondi per dotare la linea Udine-Cividale del sistema di controllo marcia treno (Scmt) che consente di controllare in tempo reale la circolazione, legge quanti treni ci sono e, se per un errore umano ci sono due convogli in linea, li blocca. Ma questo intervento - dice il comitato - ancora non è stato fatto». E questo, sostiene, crea disagi ai pendolari, visto che «da agosto è in vigore la circolare dell'agenzia sulla sicurezza ferroviaria che impone il limite di 50 all'ora per tutte le linee a binario unico non munite di sistema di controllo marcia treno». Per la Udine-Cividale, la direttiva si traduce nel fatto che «adesso la littorina deve fare la spola andata e ritorno e deve viaggiare a 50 chilometri all'ora. Sono state ridotte le corse e alcune sono state sostituite con bus. Questo - rileva il comitato - determina un aumento dei tempi di percorrenza e quindi, a catena, causa il problema delle coincidenze a Udine, da e per Venezia e Trieste». Insomma, «i pendolari si lamentano e chiedono una soluzione rapida». Per questo il comitato chiede con urgenza «un incontro con l'assessore ai Trasporti. Nell'occasione, vorremmo parlargli anche delle altre linee ferroviarie, per riprendere il dialogo del tavolo tecnico con Regione, Trenitalia e Rfi che aveva portato a dei buoni risultati in ambito di orari e tariffe. Inoltre, i pendolari vogliono essere ascoltati anche in prospettiva della futura redazione del nuovo contratto di servizio con Trenitalia. Quello attuale è stato prorogato fino a fine anno ed è prorogabile ancora per un anno. Ci farebbe piacere essere partecipi della redazione delle linee guida».
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