Tormentava e molestava la ex il giudice gli infligge due anni

Mercoledì 18 Luglio 2018
LA DECISIONE
UDINE Tormentava e molestava l'ex moglie da anni. Da quando nel 2011, dopo diversi anni di matrimonio da cui erano nati due figli ormai grandi, la donna aveva chiesto la separazione. Non erano bastati un patteggiamento per maltrattamenti e una condanna in abbreviato per stalking sempre ai danni della donna, per farlo desistere. L'uomo, un marito friulano di 66 anni, è stato nuovamente condannato ieri dal giudice monocratico del tribunale di Udine Carlotta Silva a 2 anni e 1000 euro di multa per gli ultimi episodi di atti persecutori, avvenuti dal 2015 al 2017. Una condanna che va ad aggiungersi ai 2 anni e 2 mesi già cumulati nelle due precedenti sentenze. Secondo quanto ricostruito con un'indagine del pm Annunziata Puglia, negli ultimi due anni l'uomo avrebbe continuato a minacciare e molestare l'ex moglie. Le avrebbe disattivato gli interruttori per l'erogazione dell'energia elettrica e per l'utilizzo della caldaia di casa. In alcune occasioni avrebbe appiccato il fuoco a piante e alberi nella porzione di casa assegnata alla donna. In un'altra le avrebbe imbrattato i vetri della finestra con un pennarello nero per invitarla a lasciare la casa. Stesse scritte e messaggi chele avrebbe recapitato con biglietti inseriti nella buca delle lettere. In altri bigliettini avrebbe fatto invece riferimento a presunte relazioni con terzi soggetti. Spesso ancora l'avrebbe controllata, appostandosi davanti alla porta di casa della donna o correndo verso l'uscio quando lei usciva di casa per controllarne gli spostamenti. Comportamenti che avrebbero costretto la donna a non uscire di casa se non accompagnata da conoscenti, a non uscire nemmeno in giardino, a tenere imposte e porte di casa chiuse. Alla fine l'ex moglie era stata costretta anche a trasferirsi altrove. La Procura aveva chiesto per l'uomo, già sottoposto alla misura del divieto di avvicinamento alla vittima, una condanna a 3 anni e 6 mesi di reclusione. Istanze a cui si è associata anche la moglie, costituita parte civile con l'avvocato Annaleda Galluzzo. Il giudice ha riconosciuto alla donna un risarcimento danni di 8 mila euro. «La persona offesa spera solo che finalmente desista dal porre in essere condotte illecite spiega il legale -, spera solo di non essere più tormentata». Negli ultimi tempi pare infatti che l'uomo abbia desistito dall'avvicinare l'ex moglie. Il suo legale, l'avvocato Fausto Discepolo, aveva chiesto l'assoluzione o il minimo della pena. «Leggeremo le motivazioni poi presenteremo appello», ha riferito.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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