Passerella salva-studenti al Bearzi e pannelli anti rumore in via Buttrio

Domenica 11 Febbraio 2018
Passerella salva-studenti al Bearzi e pannelli anti rumore in via Buttrio
I PROGETTI
UDINE C'è anche l'ipotesi di un camminamento salva-pedoni (e soprattutto salva-studenti) al passaggio a livello nei pressi del Bearzi fra le ipotesi allo studio con cui si è chiuso il tavolo tecnico dei giorni scorsi fra Regione, Comune e Rfi. Ma si ragiona anche sui pannelli antirumore da sistemare in via Buttrio.
A mettere al centro dell'attenzione il caso-Bearzi è stato il sindaco di Udine Carlo Giacomello, che ha fatto seguito così ai solleciti inviati negli anni dall'assessore Enrico Pizza alle Ferrovie, per risolvere l'annoso problema del collegamento pedonale, oggi non sicuro, percorso ogni giorno da tanti degli 840 studenti del Bearzi, oltre che dagli altri pedoni. E, difatti, il tema era stato più volte sollevato anche dallo stesso istituto. Rfi ha dato la propria disponibilità a effettuare uno studio per l'allargamento della sede stradale, con l'obiettivo di verificare la fattibilità di un camminamento pedonale. «Attualmente - dice il capogruppo di Innovare Enrico D'Este, che era al tavolo - il passaggio è così stretto che spesso i pedoni vanno in mezzo alle macchine. Le Ferrovie ci hanno assicurato che vedranno cosa si può fare: ne riparleremo ad aprile». In ballo anche le barriere anti-rumore. Dovrebbe essere prossima la conclusione dello studio acustico aggiornato sul nodo ferroviario udinese, con dati che saranno oggetto di confronto fra i tecnici dei tre enti. Le barriere fonoassorbenti, prosegue D'Este, «che originariamente erano previste lungo la tratta contestata dai comitati, adesso potrebbero essere dirottate su via Buttrio, per insonorizzare quella zona interessata dallo scalo merci. Se non ci saranno ostacoli, è stato detto che i lavori potrebbero partire all'inizio dell'estate per concludersi a fine anno». Ma Rfi, sul punto, va più cauta, parlando di valutazioni in corso, anche sulla base dei rilievi fatti con i fonometri. Di certo c'è che «la gente della zona di via Buttrio protesta per il rumore», dice D'Este.
I merci ormai sono stati in gran parte dirottati sulla circonvallazione in trincea. Secondo i numeri forniti da Rfi al tavolo, nel 2017 sulla vecchia tratta che attraversa la città sono stati registrati appena 4 passaggi alla settimana, mentre sono 25 al giorno i treni merci che hanno percorso la tratta esterna, il 98% del totale. Ma il comitato, che chiede la creazione di un parco urbano con pista ciclopedonale al posto della ferrovia in superficie, per bocca di Margherita Bonina, contesta queste cifre e chiede tempi certi per l'eliminazione dei cinque passaggi a livello. Il tema più caldo, al tavolo, è stato infatti quello del nodo di Udine, cui Rfi lega la valutazione della possibilità di dismettere quelle barriere. I vertici di Rfi hanno riferito che stanno proseguendo le attività di progettazione tecnologica del nodo ferroviario e di progettazione dello scalo di Cargnacco. «Questa è la notizia che aspettavamo perché questo è l'elemento trainante della vicenda commenta il sindaco Giacomello , grazie al quale è stato possibile trovare i fondi, coordinati dalla Regione, necessari per ricostruire il nodo ferroviario di Udine». Il primo cittadino del capoluogo friulano ha anche sollecitato un intervento sul sottopasso di via Marsala, da tempo oggetto di infiltrazioni che rendono scivoloso il marciapiede. Comune e Rfi potrebbero formalizzare un accordo in base al quale le opere di manutenzione del sottopasso sarebbero di competenza dell'azienda ferroviaria, mentre la manutenzione del marciapiede toccherebbe all'amministrazione comunale.
Cdm
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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