Mobbing, duemila richieste di aiuto dal 2007 ad oggi

Mercoledì 23 Gennaio 2019
IL FENOMENO
UDINE Salvato dalla morte della Provincia, lo sportello anti-mobbing si appresta ad entrare nel suo 13° anno di attività sotto la gestione del Comune di Udine, che, grazie anche al supporto della Regione, ha voluto mantenerlo aperto nella sua sede storica di Palazzo Belgrado con gli stessi orari (lunedì e mercoledì 10-18 e giovedì 10-16). Nato nel 2007 per dare consulenza e supporto alle persone che subiscono discriminazioni e molestie morali o psicofisiche sul lavoro, lo sportello in questi anni ha ricevuto 2.028 richieste di accesso, nel 62% dei casi da parte di donne (1.262 contro 680 uomini), con un record tra il 2013 e il 2015 (con oltre 200 richieste l'anno), per attestarsi nel 2018 sulle 178 (17 in più rispetto al 2017). Dal 2007 al 2013, inoltre, il punto anti-mobbing ha seguito 1.377 casi di disagio lavorativo (948 riferiti a donne e 429 a uomini), con una punta nel 2016 (199) seguiti da una flessione nell'anno successivo (118) e da una ripresa nel 2018 (148). I colloqui con i professionisti messi a disposizione dal servizio sono stati 5.160, di cui la maggioranza con un avvocato (47%), ma lo sportello conta anche su uno psicologo, un medico del lavoro e una persona per la prima accoglienza.
Nella lista delle categorie più vessate (o perlomeno che si sono maggiormente rivolte allo sportello nel 2018), compare per la prima volta l'insegnante, con il 17% dei casi. Peggio di loro, gli impiegati (38% dei casi aperti) e gli operai (18%). L'identikit di chi si è avvalso del servizio è quello di una donna, con più di 51 anni (segue la fascia 41-50 anni), con un diploma di scuola superiore (48% dei casi) o laurea (31%). Il 60% delle situazioni di disagio sono riferibili ad aziende private e le azioni moleste subite si configurano soprattutto come umiliazioni di vario tipo (maldicenze, demansionamenti, minacce, nel 36% dei casi) seguiti da azioni come il decurtamento dello stipendio e da un eccesso di controllo; a pesare sono soprattutto criticità relazionali, seguite da quelle organizzative e dalle violazioni di diritti e il disagio si concretizza spesso in un peggioramento della salute. Negli anni abbiamo costruito sinergie con gli altri enti ha spiegato la coordinatrice, Cristina Caparesi -: da noi arrivano lavoratori mandati dall'Ispettorato del Lavoro, dal Tribunale, dai sindacati. Soddisfatto l'assessore Elisa Battaglia: Lo sportello ha aiutato tantissimi lavoratori, non potevamo rischiare che chiudesse. Persone che si sentono abbandonate, qui hanno trovato aiuto concreto e discreto ha aggiunto il sindaco Pietro Fontanini -. Siamo contenti che possa continuare, sperando che i casi diminuiscano.
Alessia Pilotto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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