Medicinali gratis per i poveri, Udine si fa in quattro

Martedì 22 Gennaio 2019
SOLIDARIETÀ
UDINE Ritorna anche in Fvg la Giornata di raccolta del farmaco. Sabato 9 e lunedì 11 febbraio nelle 167 farmacie aderenti migliaia di volontari raccoglieranno farmaci da banco per le persone indigenti e bisognose che sono assistite da 95 enti assistenziali del Fvg, convenzionati con la Fondazione Banco Farmaceutico onlus. I farmaci raccolti sono per lo più antipiretici, antistaminici, antinfluenzali, ma anche colliri, disinfettanti e antinfiammatori. Sono tutti farmaci che non necessitano della ricetta medica, quindi totalmente a carico di chi ne ha bisogno. Nelle farmacie aderenti sono presenti gruppi di volontari che spiegano l'iniziativa ai clienti e indirizzano le donazioni verso i farmaci realmente necessari agli enti convenzionati. Nel 2019, però, sono in calo le farmacie aderenti, 167 appunto rispetto alle 172 dello scorso anno, ma a macchia di leopardo. Mentre la provincia di Pordenone rimane stabile con 42 farmacie aderenti, Gorizia segna un +1, Udine sale di 4 con 90 farmacie attive rispetto alle 86 del 2018.
A scendere è Trieste che passa da 29 a 2 (-27,59%). Quasi ovunque, invece, diminuisce il numero degli enti caritatevoli che si occupano della distribuzione dei farmaci. Nel 2018 erano 90, mentre quest'anno sono 74. Anche in questo caso è la provincia di Trieste che segna il delta più negativo, -71,43%. Qui, infatti, i 14 enti del 2018 sono diventati 4 nel 2019. Con il segno meno anche la presenza degli enti a Pordenone e Udine, mentre Gorizia rimane stabile. Eppure si tratta di una filiera importante se si pensa che un povero può spendere per curarsi circa 29 centesimi al giorno, ovvero 106 euro all'anno, contro i 695 euro del resto della popolazione. Inoltre, le famiglie povere possono spendere solo il 2,4% del proprio budget in salute contro il 4,5% delle famiglie non povere. Nonostante i farmaci da banco abbiano un prezzo bloccato da alcuni anni, aumentano le persone che rinunciano alla tappa in farmacia per fra quadrare i conti. Negli ultimi anni, infatti, la crisi e la stabilizzazione di molti suoi effetti da un lato - come la perdita del potere d'acquisto delle famiglie o alla disoccupazione, specie giovanile - i fenomeni migratori, dall'altro, hanno accresciuto le cause dell'indigenza e ne hanno reso più complesse le dinamiche. C'è un dato, però, che oggi si può leggere positivamente ed è legato al calo del fabbisogno che eccezion fatta per Udine, cala in tutte le province della regione. La provincia di Trieste registra il calo più consistente con -65,79% rispetto allo scorso anno, seguita da Gorizia con -9,09% e Pordenone con -6,75%. Aumenta, invece, il fabbisogno in provincia di Udine, +11,66% con la necessità di raccogliere 24.072 confezioni di farmaci a fronte delle 21.559 del 2018, risalendo dopo una contrazione dello scorso anno rispetto al 2017. Anche le donazioni medie per farmacia mostrano qualche sorpresa sul territorio regionale con Gorizia che giuda la classifica con 130 confezioni, seguita da Pordenone con 108, Udine con 101 e infine Trieste con 65. Complessivamente nel 2018 sono stati donati e raccolti farmaci per un valore di oltre 119 mila euro.
Lisa Zancaner
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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