MANIAGO
L'Uti delle Dolomiti Friulane, che comprende una ventina di municipi

Mercoledì 16 Gennaio 2019
MANIAGO
L'Uti delle Dolomiti Friulane, che comprende una ventina di municipi del territorio montano e pedemontano maniaghese, ha inserito nel proprio piano di interventi l'agricoltura sociale, con innesti significativi in tema di collaborazione con le aziende agricole e il settore produttivo del territorio. Un'opportunità si sta offrendo ad esempio con la stalla sociale proposta da alcuni Comuni con l'idea di sperimentare con questo modello modalità di produzione ispirate ai principi di collaborazione e cooperazione, al fine di ricostituire una vera e propria palestra di formazione che promuove il principio della reciproca mutualità. In questi contesti potranno operare i volontari individuati dall'Aas5 (accreditata dal 2016 quale ente di Servizio civile nazionale) sia nell'ambito dei bandi del servizio civile e servizio solidale regionale, oltre ovviamente quelli afferenti da altri soggetti della rete territoriale similmente accreditati. L'Aas5 e gli altri enti locali, Comuni e Uti, potranno inoltre inserire positivamente studenti all'interno dei percorsi di alternanza scuola-lavoro. Infine, nei vari contesti, i servizi sociali dei Comuni potranno allocare anche persone beneficiarie dei progetti afferenti alle politiche del reddito di cittadinanza o forme di contrasto alla povertà sviluppate dall'amministrazione regionale. Di particolare interesse, in linea anche con le politiche agricole di promozione dei prodotti tipici locali o comunque di prodotti derivanti da progetti di agricoltura sociale, l'avvio a fine 2018 di alcune collaborazioni che vedono ad esempio la partecipazione alla produzione di succo di mela presso l'Isis Il Tagliamento di Spilimbergo e la procedura di trasformazione di alcuni prodotti avviata di recente dalla Cooperativa Il Seme. Da sottolineare anche la partecipazione a tali attività con i prodotti da forno elaborati da uno specifico laboratorio installato presso la Fondazione Opera Sacra Famiglia di Pordenone. Per questi e altri si sta pensando all'adozione di un marchio etico solidale per dare il senso e segno del lavoro in favore delle comunità prodotto da persone con disabilità o seguite dai vari servizi socio-sanitari e sociali del territorio. In programma anche una Rete territoriale dell'agricoltura sociale che ha come finalità la promozione dell'agricoltura sociale quale aspetto della multifunzionalità delle imprese agricole e delle cooperative sociali. L'iniziativa intende arricchire l'offerta del sistema integrato di interventi e servizi sociali e dei servizi sociosanitari con le innovazioni dell'agricoltura sociale, valorizzare l'utilizzo delle risorse materiali e immateriali dell'agricoltura in integrazione con le attività sociali e sociosanitarie per generare benefici inclusivi, sostenere l'inserimento sociale e lavorativo delle fasce di persone con disabilità o popolazione svantaggiate o a rischio di marginalizzazione.
L.P.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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