LA STORIA
UDINE Non sa che faccia abbia, che mestiere faccia, come abbia vissuto

Martedì 22 Gennaio 2019
LA STORIA UDINE Non sa che faccia abbia, che mestiere faccia, come abbia vissuto
LA STORIA
UDINE Non sa che faccia abbia, che mestiere faccia, come abbia vissuto sinora e dove abiti. Ma sa che «c'è una persona del mio sangue al Nord e io voglio ritrovarla. Sarebbe mia sorella».
L'APPELLO
Per questo, Maria Teresa Ibba, che è originaria di La Spezia (la cittadina della mamma) ma abita a Civitavecchia, dove - dice -, fa la parrucchiera, si è decisa a lanciare l'appello sulla bacheca virtuale dei social network. Un appello inconsueto. «Salve. Sto cercando una donna nata da una relazione con un giovane finanziere di mare intorno al 50/'52 nel nord Italia. Lui si chiamava Giovanni, era sardo, di Alghero. So che per un po' si frequentarono poi lui fu trasferito... sarebbe mia sorella... mi piacerebbe trovarla. So che la bambina era mora con gli occhi neri», si legge nel messaggio che recentemente ha voluto postare anche su Sei di Udine se. Ma il primo passo, la parrucchiera di Civitavecchia, l'aveva fatto su un'altra pagina Facebook, riservata ai ricongiungimenti familiari e agli appelli di persone che cercano le proprie origini. «Una ragazza friulana ha risposto a questo primo appello suggerendomi di pubblicare il mio messaggio sul gruppo di Udine, che non sapevo esistesse. Ho spiegato il perché della mia domanda di iscrizione e l'hanno accettata». Finora, racconta, «all'annuncio su internet ha risposto solo una persona, che mi ha chiesto se per caso mia sorella fosse nata a Roma, ma purtroppo da quello che so non può essere così».
IL RACCONTO
Ma Maria Teresa, che ha appena compiuto 57 anni, non si arrende, anche se le informazioni che ha, a quanto racconta, sono piuttosto scarne. Il babbo, «che il 12 gennaio avrebbe compiuto 90 anni», è morto nel 2013, la mamma, Carla, se n'è andata «due anni fa». Perché a sua madre, dice la parrucchiera, il padre aveva riferito della relazione e della bimba: «D'altronde, era una cosa successa quando lui era giovanissimo, dieci anni prima che si conoscessero, nel 1958 Loro si sono sposati il 2 aprile del 1961. Nove mesi dopo sono nata io». E riavvolge il nastro dei ricordi. «Papà - racconta Ibba - era un finanziere: si chiamava Giovanni Battista Ibba. Come appuntato, ha girato tanti comandi e caserme: è stato molti anni al Nord. A 19 anni, è partito da Alghero per venire su: ha prestato servizio a Udine, Lignano, Grado, Trieste, Tarvisio, Ronchi dei Legionari... Poi è stato trasferito a La Spezia, dove ha conosciuto mia mamma e dove siamo nati io e mio fratello, per poi andare tutti a Civitavecchia». Ma è al Nord che sarebbe nata la sorella che Maria Teresa oggi cerca di ritrovare. «Papà - riferisce la parrucchiera - raccontava di aver avuto una storia da cui era nata una bambina. Quasi un incontro occasionale, quando era molto giovane. Nel 48 era venuto in Friuli, dov'è stato un po' di anni. Raccontava che una sera era uscito con dei colleghi finanzieri e avevano incontrato questo gruppo di ragazze e aveva avuto un'avventura. Penso in Friuli, ma non so dove di preciso, sennò sarebbe più facile. Diceva che al Nord le ragazze a quei tempi erano più libere». Quella bimba, riferisce la parrucchiera di Civitavecchia, «i suoi colleghi dicevano che assomigliasse tanto a papà: occhi scuri e morettina come lui. Da quanto ho capito la ragazza con cui aveva avuto questa avventura non aveva preteso niente da lui». E così, quando arrivò il trasferimento, lui partì.
I RICORDI
«Da quanto ne so - prosegue Ibba - non ci sono più stati contatti con la ragazza e con la figlia, neanche scritti. Papà è mancato nel 2013. Ci ho pensato spesso, che avrei dovuto cercarla prima, la mia sorella mai conosciuta, fino a quando il babbo era ancora vivo. Questa curiosità, di ritrovare questa bambina, l'ho avuta anche in passato: ci pensavamo, ma non ho mai approfondito. Delle volte ne ho anche parlato con mia mamma, ma ci siamo sempre dette come si fa a cercarla?. Non abbiamo mai avuto né indicazioni né spunti... Io sono del 62, lei dovrebbe essere sicuramente molto più grande di me, di almeno nove o dieci anni». Poi, con la scomparsa della madre e degli ultimi brandelli di memoria storica, l'impresa si è rivelata anche più difficile. «Quando mamma è morta, abbiamo svuotato la casa, ma non c'era niente». «Sarebbe la sorella che non ho mai avuto. Con mio fratello siamo sempre andati d'accordo, ma mi sarebbe piaciuta una sorella maggiore». E sembra un destino. Perché anche i suoi figli sono maschi. «Ma ho una nipote di 26 anni, la figlia di mio fratello, cui sono legatissima». «Se la trovassi, per prima cosa vorrei incontrarla, sicuramente. Devo sperare che qualcuno legga il mio appello e si riconosca».
Camilla De Mori
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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