L'AGGRESSIONE
SAN DANIELE Lui la picchia con violenza, a casa. E non è la

Martedì 6 Febbraio 2018
L'AGGRESSIONE SAN DANIELE Lui la picchia con violenza, a casa. E non è la
L'AGGRESSIONE
SAN DANIELE Lui la picchia con violenza, a casa. E non è la prima volta. La coppia, infatti, è stata più volte segnalata ai carabineri dai vicini, spaventati dalle continue liti e dalle urla provenienti dalla loro abitazione, in un paese del Friuli Collinare. Lei viene maltrattata e i militari dell'Arma stanno cercando di aiutarla e risolvere la situazione, ma non è semplice perché la donna, una friulana, non ha mai presentato una denuncia formale.
Domenica la situazione precipita. I due litigano per l'ennesima volta: lui, un cittadino albanese di 28 anni, la colpisce con pugni e sberle al volto. Lei sta male. Allora lui decide di portara in pronto soccorso all'ospedale di San Daniele. Sono circa le 16 quando i due fanno accesso all'ospedale. La donna ha il viso tumefatto ed è dolorante. Entrambi si siedono sulle sedie della sala d'attesa ma il personale sanitario ci mette poco a capire che qualcosa non va: lui, infatti, continua a minacciarla e a insultarla.
Per questo gli infermieri in servizio la fanno subito accomodare in un box del pronto soccorso, perché possa almeno rilassarsi prima di essere curata. Ma non c'è verso: il marito continua a seguirla lungo i corridoi e fino a quando viene stesa sul lettino. Il personale lo invita più volte e in maniera decisa a lasciare subito l'area di emergenza ma lui esce di senno.
La goccia che fa traboccare il vaso è la consegna del telefono cellulare da parte della donna a un'operatrice socio-sanitaria. L'uomo non ci vede più: prende per un braccio la dipendente del pronto soccorso e la strattona per agguantare il telefonino. In questo modo le causa lesioni al braccio che poi saranno giudicate guaribili in tre giorni. Va peggio alla moglie picchiata che guarirà, invece, in tre settimane.
Dopo aver ferito l'operatrice sanitaria, l'uomo scappa e il personale dell'ospedale chiama i carabinieri. Sul posto arrivano i militari dell'Arma della stazione di San Daniele, comandata dal lugotenente Alfredo Scudeler. È lui, insieme ai suoi uomini, a raccogliere velocemente i primi indizi e a mettersi alla ricerca dell'uomo violento. Chiama a supporto i colleghi della stazione di Fagagna. Quando le pattuglie arrivano sotto casa del 28enne lo vedono scendere dall'automobile. Lo identificano, lo portano in caserma e poi procedono con una perquisizione personale e della sua abitazione. In casa vengono trovati 25 grammi di cocaina, una quantità che fa ipotizzare la detenzione di droga a fini di spaccio. Ma è per la resistenza all'operatrice del soccorso, incaricata di pubblico servizio, che il 28enne albanese viene arrestato. Per lui si aprono le porte del carcere di via Spalato a Udine. Si tratta di persona già nota nella zona collinare del Friuli. La moglie, friulana, è stata medicata e dimessa nel tardo pomeriggio.
Paola Treppo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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