IL PROGETTO
LIGNANO I cambiamenti climatici rischiano di avere pesanti ripercussioni

Giovedì 21 Marzo 2019
IL PROGETTO LIGNANO I cambiamenti climatici rischiano di avere pesanti ripercussioni
IL PROGETTO
LIGNANO I cambiamenti climatici rischiano di avere pesanti ripercussioni anche sulle zone costiere delle regioni italiane e dei Paesi che si affacciano sul Mare Adriatico. Se ne occuperà un progetto, presentato ieri alla Terrazza a mare di Lignano, nato per supportare le amministrazioni pubbliche italiane e croate nella adozione di approcci di governance intelligenti, in risposta agli impatti e ai rischi causati dai cambiamenti. Il progetto Response è uno studio a carattere europeo del costo di oltre 2 milioni. È finanziato dal Programma di Cooperazione Territoriale Italia-Croazia, guidato da Informest, che ha saputo mettere assieme un partenariato vincente composto da Agenzie regionali per l'Energia, Università e Istituti di Ricerca di Fvg, Veneto, Marche, Puglia e Croazia. Sono inoltre previste azioni volte a promuovere e sensibilizzare le amministrazioni locali sul tema del cambiamento climatico.
«È un importante risultato per Informest, che conferma il suo ruolo fondamentale di catalizzatore di risorse economiche a favore del territorio della nostra regione ha affermato il presidente Claudio Cressati -. Grazie anche alla collaborazione con l'Agenzia regionale per l'Energia (Ape) saremo in grado di fornire ai Comuni degli strumenti innovativi in linea con le più recenti politiche e direttive europee in tema di risparmio energetico. E sarà proprio Lignano, quale area pilota, a beneficiare per primo delle attività e degli strumenti concreti».
Il Comune di Lignano era rappresentato dall'assessore Ada Iuri, che si è detta onorata che la località balneare friulana, considerata centrale nella costa dell'Alto Adriatico, sia stata scelta come case study per lo sviluppo di questa progettualità: «Il nostro Comune - ha spiegato - sta già partecipando ad altri progetti europei: Mobitour, con partner il Parco kocjanske jame (sito naturalistico protetto che gode della tutela dell'Unesco, inserito nella Lista delle zone umide di importanza internazionale Ramsar), il Comune di Pirano, Kobilarna Lipica, l'Isig di Gorizia e il Comune di Caorle; Sutra, con partner i comuni di Caorle, Ravenna, Chioggia, Pescara, l'Istituto di Sociologia Internazionale di Gorizia, l'Agenzia di sviluppo della contea ibenik-knin, le città di Parenzo, Dignano, Spalato, la contea Spalato-Dalmazia e l'Uti Riviera Bassa Friulana, entrambi legati alla sostenibilità ambientale come veicolo di promozione e di riqualificazione della nostra offerta. Un terzo progetto, Crew, con partner l'Università Iuav di Venezia, San Benedetto del Tronto, Neretvanska upanija, Javna Ustanova Natura Histrica, Zadarska upanija, la Provincia di Barletta Andria Trani e l'Università di Camerino ha invece come obiettivo principale l'implementazione di una forma di gestione delle aree umide costiere (wetland contract), analoga ai contratti di fiume, per contribuire a proteggere e ripristinare le biodiversità».
La conclusione delle attività progettuali di Response è prevista per giugno 2022. L'esperienza del Comune di Lignano fungerà da masterplan per tutti gli altri comuni costieri del Nord Italia.
Enea Fabris
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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