I quartieri ritrovano voce: da settembre i Consigli

Venerdì 20 Luglio 2018
I quartieri ritrovano voce: da settembre i Consigli
IL RITORNO
UDINE Erano stati aboliti nel 2008 da una legge nazionale e ora rinascono seppur in altra forma -, per dare voce al territorio: l'assessore al Decentramento, Daniela Perissutti, ha infatti preparato il nuovo Regolamento che istituirà i Consigli di quartiere e che entrerà in vigore in autunno, dopo essere passato al vaglio di giunta, commissione Statuto e consiglio comunale.
«A seguito dei cambiamenti legislativi spiega -, gli organi di decentramento comunale, che avevano funzione di partecipazione, consultazione e gestione di alcuni servizi, sono stati aboliti. Il territorio è ancora suddiviso in 7 ex Circoscrizioni: in due di esse lo sportello del cittadino è gestito da dipendenti comunali, in altre due da personale di una cooperativa mentre le altre tre non hanno sportello, ma mantengono, ad esempio, la biblioteca. Sono venuti quindi a mancare i servizi sul territorio, ma anche la rappresentanza e ciò ha avuto effetti sulla coesione sociale e sull'identità».
Per porvi rimedio, saranno creati inizialmente 10 Consigli di quartiere: «Nel Regolamento specifica Perissutti -, saranno previste le modalità per l'eventuale modifica del numero e dei relativi confini. Saranno dotati di una sede e dei mezzi per il loro funzionamento. I componenti svolgeranno la loro funzione in forma gratuita e saranno nominati dal sindaco, che li sceglierà su proposta dei gruppi consiliari comunali, delle associazioni e delle formazioni sociali più rappresentative del territorio. Sarà un modo per rendere i quartieri protagonisti della vita della città, delle scelte e della gestione delle iniziative che li riguardano, intensificando così il senso di appartenenza alla comunità».
Cosa potranno fare questi consigli? «Si occuperanno di favorire la socializzazione, dare ascolto alle esigenze dei residenti e saranno strumento di consultazione da parte degli organi comunali spiega -. Promuoveranno istanze, petizioni e proposte e incontri pubblici con i cittadini. Presenteranno specifici progetti e indicazioni rispetto ai bisogni del territorio. Così, si creeranno azioni di condivisione e confronto con gli abitanti, sarà resa più efficace la risposta dell'amministrazione alle problematiche dei territori e si svilupperà un rapporto di fiducia tra istituzione e cittadini». Per lo scambio di informazioni e il coordinamento delle iniziative, ci sarà anche un tavolo di consultazione periodica con i presidenti dei quartieri: «Seguirò personalmente le attività dei consigli e, su richiesta, ne riferirò agli organi comunali. I presidenti potranno anche prendere parola in consiglio comunale se all'ordine del giorno ci sono questioni di particolare rilevanza per il quartiere mentre i consigli dovranno essere consultati dall'amministrazione, con una richiesta di parere, nel caso di atti e deliberazioni che interessino il quartiere». Per favorire la partecipazione, Perissutti (che già ora riceve nelle sedi ex circoscrizionali dotate di sportello) sta pensando anche ad altre iniziative: «Intendo migliorare l'informazione sui servizi del Comune, verificarne la qualità e la soddisfazione dei cittadini, monitorare le segnalazioni e le richieste, affinché siano efficacemente prese in carico. Saranno predisposte iniziative di ascolto per particolari gruppi di cittadini (ad esempio per le vittime di mobbing), a cura di altri assessorati. Mi occuperò inoltre di una revisione del regolamento dei referendum comunali, che presenta incongruenze».
A.P.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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