I DATI
UDINE Trainate dal settore della cantieristica le esportazioni delle imprese

Martedì 22 Gennaio 2019
I DATI
UDINE Trainate dal settore della cantieristica le esportazioni delle imprese del Fvg continuano a crescere, + 10,8% a fine settembre 2018 rispetto all'anno precedente con una impennata ancor maggiore in provincia di Udine, + 13,5%. Questa performance è solo l'ultimo tassello di un trend positivo che prosegue da anni, hanno fatto sapere dall'Ufficio Studi di Confindustria Udine, in occasione della presentazione del patto sottoscritto assieme a Confapi Fvg e Sace Simest, gruppo Cassa depositi e prestiti, un accordo per supportare le aziende nelle loro attività di export e internazionalizzazione.
I MERCATI DI RIFERIMENTO
Le esportazioni di beni sono cresciute verso la maggior parte delle destinazioni eccetto Stati Uniti, Regno Unito, Russia e Turchia, dove l'assenza di alcuni deal o le particolari condizioni politico-economiche hanno provocato un calo della domanda. Al netto della cantieristica (che ha registrato una crescita del 35,9% su base annua e che presenta risultati molto variabili legati ai lunghi cicli di produzione e all'elevato valore delle singole commesse), si ottiene ugualmente una dinamica positiva rispetto allo stesso periodo del 2017 (+7,5%). Tra i settori più rilevanti si può citare quello delle produzioni in metallo, il primo in assoluto per valore dell'export (2,5 miliardi di euro), in crescita dell'11,3% rispetto al 2017 (grazie soprattutto al contributo del settore siderurgico della provincia di Udine); anche quello relativo alla fabbricazione di macchinari e apparecchiature presenta un risultato positivo sebbene meno accentuato (+3,3%). Si può anche notare un aumento in un altro importante ambito di specializzazione dell'economia regionale, quello dei mobili (+2,4%); al contrario i prodotti alimentari, caratterizzati da una fase espansiva negli ultimi anni, nei primi nove mesi del 2018 mostrano un risultato sostanzialmente in linea con lo stesso periodo del 2017 (-0,4%).
I DATI IN PROVINCIA
L'export della provincia di Udine, anche nel terzo trimestre dell'anno appena trascorso, ha rafforzato la propensione alla crescita già espressa nei primi sei mesi del 2018. I flussi commerciali verso l'estero sono infatti aumentati nel terzo trimestre del +13,5% rispetto allo stesso periodo del 2017, dopo il già sostenuto +8% del secondo e il +10,3% del primo trimestre. Complessivamente, nei primi nove mesi del 2018, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, le esportazioni della provincia di Udine sono cresciute oltre il triplo della media italiana: +10,5%, passando da 4.031 a 4.452 milioni di euro, contro il +3,1% nazionale. L'incremento percentuale, superiore anche a quelli registrati dalle macro aree del nordest, +4,7%, e del nordovest, +3,4%, conferma il dinamismo delle vendite all'estero delle aziende udinesi, con valori superiori alla fase pre-crisi del 2008. La quota dell'export provinciale udinese su quello regionale si attesa al 38,4%, superiore a quello delle altre province (Pordenone 25,6%, Trieste 18,4%, Gorizia 17,5%).
SACE
«Il Friuli Venezia-Giulia è un territorio fortemente dinamico per ciò che riguarda l'export ha dichiarato Simonetta Acri, Chief sales officer di Sace (gruppo Cdp) -. Come Polo Sace Simest conosciamo molto bene il potenziale delle aziende e degli imprenditori attivi in questa regione. Nel 2018 abbiamo mobilitato risorse per 180 milioni di euro a favore dei progetti di export e internazionalizzazione di circa 100 imprese clienti, soprattutto Pmi. Senza contare il supporto fornito a Fincantieri con impatti positivi su tutte le aziende dell'indotto. Sono risultati che ci rendono molto soddisfatti, ma l'accordo siglato ci consegna degli obiettivi ancora più sfidanti: diventare, giorno dopo giorno, il partner delle aziende friulane per continuare a fare dell'export uno dei driver di crescita della regione. Il 2019 è iniziato presentando alcune insidie ha aggiunto Acri il rallentamento della Cina, le preoccupazioni per guerre commerciali solo in parte sopite ma sicuramente per andare all'estero occorre essere attrezzati, tutelando il rischio del mancato incasso».
David Zanirato
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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