De Nicolo: caso aflatossine la norma vieta la diluizione

Sabato 16 Dicembre 2017
IL PROCURATORE
UDINE (E.V.) «Mi chiedo se un consumatore comprerebbe il latte, o i suoi derivati, sapendo che ha valori di aflatossine sottosoglia perché è stato diluito. E siamo sicuri che non sia pericoloso di per sé?». È la riflessione effettuata dal Procuratore capo di Udine Antonio De Nicolo «perplesso» dopo aver letto le motivazioni della Corte di Cassazione che a luglio scorso ha rigettato il ricorso dei magistrati friulani per la parte della sentenza con cui il gup del tribunale di Udine aveva assolto e prosciolto undici degli indagati nell'ambito dell'inchiesta su Latterie friulane. «La Cassazione accoglie il principio per cui non siamo riusciti a provare che la concentrazione andava sopra soglia, ma la norma vieta la diluizione. Detto questo le sentenze si rispettano». Il Procuratore tiene anche a precisare che «la vicenda è stata letta come una battaglia contro Latterie Friulane. Ma la partita in gioco non era la friulanità di un'azienda. Il nostro punto di vista è la tutela della salute del consumatore». Fronte, questo, su cui «la vigilanza è e rimarrà altissima. Abbiamo perseguito anche fatti non pericolosi per la salute, come l'inchiesta Sauvignon su cui il tempo ci ha dato ragione. Sui reati alimentari vigileremo per evitare che vengano immessi prodotti pericolosi e ingannevoli».
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